La crisi ucraina “ha spinto ancora una volta la sicurezza europea a un bivio critico: dobbiamo fare del nostro meglio per evitare che il conflitto si intensifichi e si espanda, portando ad una situazione ingestibile”. Il presidente cinese Xi Jinping critica l’atteggiamento di Usa e Nato durante il suo colloquio in videoconferenza col cancelliere tedesco, Olaf Scholz, spronando l’Unione europea a prendere una posizione autonoma. Xi, secondo il Quotidiano del Popolo, ha rilevato che “la parte europea dovrebbe mostrare la sua responsabilità storica e saggezza politica, concentrarsi sulla pace a lungo termine dell’Europa e cercare di risolvere il problema in modo responsabile”. “La sicurezza europea dovrebbe essere nelle mani degli europei stessi“, ha detto il presidente cinese.

Il colloquio in video-collegamento tra i due leader si è tenuto all’indomani del discorso alla nazione del cancelliere tedesco, che nel giorno della commemorazione della capitolazione tedesca nel Secondo conflitto mondiale ha dichiarato: “Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra. Questo resta”. Scholz, nel suo intervento trasmesso in tv, ha aggiunto: “Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell’8 maggio”. Le parole di Xi Jinping sembrano inserirsi in questo solco: il leader di Pechino vuole spingere l’Unione europea a smarcarsi dalla linea degli Stati Uniti e della Nato. Mentre Mario Draghi si prepara a volare a negli States per rinsaldare il legame tra Roma e Washington, in Europa si comincia a esprimere perplessità sulla posizione dell’Alleanza atlantica a trazione Usa, con un pressing per arrivare a una soluzione negoziale della guerra Mosca-Kiev. Ed è slittato ancora il via libera dei 27 paesi dell’Ue al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia.

I leader di Cina e Germania, ha riferito il Quotidiano del Popolo, hanno avuto “uno scambio di opinioni approfondito e schietto sulla situazione in Ucraina” e Xi ha ribadito che Pechino “si è sempre schierata dalla parte della pace, ha espresso giudizi indipendenti sulla base dei meriti della questione stessa e ha promosso colloqui di pace e raffreddato la situazione a modo suo”.
La Cina sostiene l’Ue nello svolgere “un ruolo attivo nel processo di persuasione della pace e della promozione dei colloqui e della costruzione finale di un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile”.

La Cina, più in generale, “accoglie con favore tutti gli sforzi compiuti dalla comunità internazionale per persuadere la pace e promuovere i colloqui e tutte le parti interessate dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina per raggiungere la pace attraverso i negoziati“. Cina e Ue sono partner strategici globali e sono un’opportunità l’una per l’altra con interessi comuni che “superano di gran lunga le differenze”. Pechino, ha affermato ancora il presidente Xi Jinping durante l’incontro virtuale, “sostiene l’autonomia strategica dell’Ue. Le relazioni Cina-Ue non sono mirate contro qualcuno, non dipendono né sono controllate da terzi. Si tratta di un consenso strategico a cui entrambe le parti dovrebbero aderire a lungo”. Xi, nel resoconto del Quotidiano del Popolo, ha aggiunto che le parti “dovrebbero aderire a una prospettiva dialettica di lungo termine“.

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