Aiutare gratuitamente malati terminali, 250 pazienti al giorno, con 450 tra operatori sociosanitari e volontari a disposizione. È la missione dell’organizzazione VIDAS. L’associazione di volontariato che dal 1982 garantisce quotidianamente assistenza a chi non può guarire, proponendo tre percorsi differenziati, cure domiciliari, negli hospice e presso Casa Sollievo Bimbi, oltre che in degenza e in day hospice, quest’anno festeggia i suoi 40 anni di attività a fianco delle famiglie che si trovano a vivere momenti delicatissimi per se e per i propri cari. Per celebrare questo importante anniversario l’organizzazione ha scelto il cantante Elio come testimonial e gli ha affidato una sorta di “missione” per le vie del capoluogo lombardo: ringraziare tutte quelle persone che si sono prodigate per aiutare malati terminali. Al “grazie” queste persone rispondono con un semplice “Per cosa?”, titolo appunto del video della campagna celebrativa di quest’anno.

A essere “fermati” per il ringraziamento, centinaia di volontari, donatori, sostenitori, gente famosa e non, che sono al fianco di VIDAS e portano avanti le sue attività di solidarietà. “Ho sempre osservato da lontano e con ammirazione il lavoro dei volontari di VIDAS – afferma Elio -. Ritengo VIDAS un’eccellenza per la città di Milano, che in questi 40 anni ha aiutato decine di migliaia di persone ad affrontare con dignità dolori e sofferenze terribili. Essere scelto per realizzare questa campagna è per me motivo di gioia e di orgoglio”.

Tra le varie attività di VIDAS c’è anche il sostegno al lutto. L’organizzazione non lascia mai solo chi sta soffrendo e offre per questo un servizio di supporto nelle varie fasi del lutto. Ma anche un aiuto per il testamento biologico con lo Sportello Biotestamento: l’organizzazione milanese fornisce un servizio di consulenza gratuito e aperto al pubblico sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), a cura di un medico VIDAS e uno psicologo esperto in cure palliative. “VIDAS è nata e continua a crescere grazie all’impegno di eccezionali persone “Per cosa?”, a partire dalla fondatrice, Giovanna Cavazzoni – dice Giorgio Trojsi, direttore di VIDAS -. Il nostro grande grazie va a loro, che in questi 40 anni ci hanno permesso di assistere con cura e competenza 39mila malati sofferenti, anziani, adulti e dal 2015 anche bambini”. Il progetto “Per cosa?” è stato realizzato dall’hub creativo Something To Talk About di Tiziana Perotti e Alessandro Sabini in collaborazione con The Family Production per la video strategy e Stefano Rosselli per gli scatti fotografici.

La celebrazione del quarantesimo compleanno avrà un momento particolare dal 27 al 29 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano attraverso INCONTRO, un festival culturale per tutti, con performance artistiche, talk e laboratori con alcune personalità di spicco del mondo della scienza, dell’arte, della filosofia, come ad esempio l’immunologo di fama mondiale Alberto Mantovani, la sociolinguista Vera Gheno, la firma del Fatto Quotidiano, Gad Lerner, il danzatore Virgilio Sieni e la vicedirettrice del Corriere della Sera Barbara Stefanelli. La storia di VIDAS è cominciata da una semplice domanda: “Quanto tempo mi resta?”. Fu poco dopo la guerra, in una vecchia casa di ringhiera nel centro di Milano, dove una giovane donna malata, sola e indigente, poteva contare solo sulla vicinanza dell’allora sedicenne Giovanna Cavazzoni. “Nel cuore di colei che sarebbe diventata la nostra fondatrice quell’interrogativo gettò un seme che 40 anni dopo si sarebbe trasformato nel modello di assistenza di VIDAS”, raccontano gli organizzatori di una delle eccellenze milanesi.

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