“Vi è un alto significato nella scelta di trasformare questo luogo privilegiato da ostentazione dell’illegalità a sede dell’organismo che cura la formazione e l’aggiornamento dei magistrati, e non poteva essere scelta più felice intitolarlo a Mario Amato“. Così Sergio Mattarella all’inaugurazione della nuova sede romana della Scuola superiore della magistratura, in un immobile confiscato alla criminalità organizzata. Per il presidente della Repubblica, intitolare la sede ad Amato ha anche un altro significato “perché l’operato e l’impegno di Mario Amato, così come quello di tanti magistrati assassinati, costituiscono una lezione di comportamento e di interpretazione del ruolo del magistrato, che la Scuola fa proprio e trasmette anche con questa scelta. Ed è per questo che dobbiamo sottolineare l’importanza di questo evento, di questa scelta, di questo momento”.
“La Scuola superiore della magistratura svolge da tempo una preziosa attività nell’ambito dell’ordine giudiziario, che va sviluppandosi ulteriormente, come richiesto da tante esigenze, tanti eventi e tante novità nel mondo giudiziario che richiedono un approfondimento e un ampliamento dei compiti della Scuola – ha aggiunto – E le nuove iniziative, il notiziario e i quaderni, sottolineano quanto sia avvertita l’esigenza di formazione, di aggiornamento, di un punto di riferimento di interpretazione del ruolo del magistrato che la scuola riveste”.