Una strage senza fine. È un’altra giornata nera per gli incidenti sul lavoro in Italia. Nel giro di poche ore sono stati tre gli operai morti mentre svolgevano il loro mestiere. A Vicenza un uomo di 50 anni è deceduto dopo che, mercoledì pomeriggio, era stato folgorato da un cavo dell’alta tensione. A Brescia, un altro operaio è morto in un’azienda agricola. A Napoli, un operaio ha perso la vita cadendo nel vuoto durante un sopralluogo.
La prima vittima, si legge sul Corriere del Veneto, stava lavorando nel piazzale esterno alle Acciaierie Beltrame. Colpito dalla scarica, l’uomo è andato in arresto cardiaco: è stato prima soccorso dai colleghi con il defibrillatore, poi trasportato d’urgenza dagli operatori del 118 nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Vicenza, ma è deceduto poco dopo. Stando ad una prima ricostruzione della vicenda, l’operaio era dipendente di una ditta esterna alle acciaierie e stava manovrando una gru nel piazzale esterno dello stabilimento: con il braccio della gru avrebbe accidentalmente toccato il cavo ad alta tensione.
La seconda vittima stava lavorando in un’azienda agricola di Bedizzole, nel Bresciano: l’operaio sarebbe rimasto incastrato in un macchinario. Quando i soccorritori sono riusciti ad estrarre il corpo, la vittima era già morta. A Napoli è invece deceduto un altro operaio dopo che mercoledì era caduto nel vuoto nel mezzo di un sopralluogo alla piscina comunale di Secondigliano. La vittima si chiamava Walter Carbone, aveva 48 anni ed era originario di Volla. Sull’evento indagano i carabinieri della compagnia Napoli Stella.