La replica del governatore al presidente dell'Ars che lo aveva attaccato, sostenendo tra le altre cose che alle regionali lo batterebbe anche un gatto: "Io amo i gatti e sono un animalista. Ho in giardino tanti gatti randagi. Dai gatti mi faccio battere, ma non dalle iene e dagli sciacalli"
“Per Miccichè sono stato cinque anni a ‘rompere la min…? Non sono un esperto della materia, ma mi dispiace che il Presidente del più antico Parlamento d’Europa debba pronunciare questi termini. Ma sono convinto che sia stata una battuta stupefacente… nel senso che ha creato stupore. Non sono malizioso, io uso la lingua italiana”. E’ in questo modo che Nello Musumeci ha deciso di replicare a Gianfranco Micciché. In un’intervista a La Stampa il viceré di Silvio Berlusconi in Sicilia aveva attaccato frontalmente il governatore. “Cinque anni a rompere la minchia. Ha trasformato i nostri assessori in ascari”, aveva detto Micciché, dando a Musumeci del “fascista catanese”.
“Miccichè mi ha definito un ‘fascista vero? Il problema per il centrodestra è il centrosinistra, è quello l’avversario, tutto il resto mi sembra davvero marginale”, risponde il governatore, intervenendo a Un giorno da pecora su Radio Rai. “Miccichè – continua il presidente della Sicilia – dopo l’intervista a La Stampa, mi ha mandato un sms che ho visto poi la sera, le scuse sono assolutamente accettate. Tra persone che hanno ruoli di responsabilità istituzionale non si può avere risentimento“. E siccome il presidente dell’Ars aveva detto che alle prossime regionali Musumeci sarebbe battuto pure da un gatto, il governatore replica: “Io amo i gatti e sono un animalista. Ho in giardino tanti gatti randagi. Dai gatti mi faccio battere, ma non dalle iene e dagli sciacalli”.
Musumeci, dunque, conferma di essere in pista per le prossime regionali: “La mia ricandidatura è confermata, si tratta di capire quale sarà il perimetro della coalizione. Spero che tutto il centrodestra sia compatto, altrimenti decideranno i partiti che hanno voluto la mia candidatura”. Poi poi aggiunto: “Il centrodestra è maggioranza morale in Sicilia e se si presentasse diviso, si suiciderebbe. E’ una questione nazionale di metodo su come trovare un punto di equilibrio. La Sicilia è il primo ostacolo per trovare un punto di equilibrio, ma sono convinto che ci riusciremo”. Riguardo all’accusa di aver trasformato gli assessori di Forza Italia, Musumeci sostiene invece di aver governato “da 5 anni con lo stesso governo dell’insedimento, mai un giorno di crisi in Sicilia, 4 assessori di Forza Italia su 12. E’ una tempesta in un bicchiere d’acqua, non è il nodo della questione. Bisogna combattere il centrosinistra che è il vero avversario”.