“Non voglio una crisi di governo: anzi io sono leader che lavora di più per rafforzare Draghi, che regge un governo di unità nazionale”. Così Giuseppe Conte intervistato dai membri dell’associazione Stampa estera, ha risposto a una domanda che chiedeva se esiste un “punto di non ritorno” per il Movimento 5 stelle in merito alla guerra in Ucraina per aprire a un’eventuale crisi di governo. Sottolineando che il governo Draghi è nato quando “un conflitto bellico non era nell’ordine delle cose”, Conte ha detto che “le dichiarazioni fatte da Draghi a Washington sono molto vicine alle posizioni che io ho tenuto” e che quindi è “fiducioso che tutte le altre forze politiche e il governo potranno convenire sulla nostra posizione di prudenza”.

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Se il politico eletto non mantiene le promesse, siamo in una vera democrazia?

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