La barriera che si sfalda e il portiere immobile su una punizione apparentemente innocua. Un tentativo di dribbling dell’estremo difensore degno di una partitella sulla spiaggia. E ancora un pallone fatto rimbalzare innumerevoli volte poco fuori dall’area di rigore da tutta la difesa, esempio di ciò che non si deve fare che solitamente i calciatori imparano nella categoria Esordienti. Eppure è questa la dinamica delle tre reti subite al 90esimo, al 93esimo e al 94esimo dal Figline, società dell’Eccellenza toscana. La squadra fiorentina, che ha avuto un passato recente anche in serie C, ha così permesso agli avversari del Tau Calcio – società di Altopascio, in provincia di Lucca – di vincere 5-1. Un atteggiamento di apparente amnesia generale che i lettori potranno giudicare grazie alle immagini concesse dalla tv lucchese NoiTv e che ha provocato un comunicato sdegnato degli avversari (“Comportamenti fuori dalla nostra cultura sportiva”) e soprattutto un esposto alla Procura federale sia del Tau sia del Livorno, nobile decaduta del calcio finita tra i dilettanti, che è la terza e ultima squadra che compone il gironcino della poule promozione (al termine del quale le prime due saranno promosse in serie D).
Ma perché il Figline avrebbe messo in scena questo spettacolo antisportivo anche un po’ triste per subire tre reti in 5 minuti dopo un intero campionato da prima della classe? Bisogna dare uno sguardo a regolamento e classifica. Il regolamento dice che ad andare direttamente in serie D sono le prime due del girone a 3 e che a parità di punti a contare è la differenza reti. E ad oggi – dopo quel 5-1 – la classifica vede il Figline a 5 punti e Livorno e Tau appaiati a 4. Ma grazie al 5-1 farlocco rifilato al Figline il Tau ha una differenza reti migliore del Livorno (+2 contro +1). In questo modo nell’ultima partita che resta – Livorno-Tau, in programma all’Ardenza domenica prossima – i livornesi per andare in D sono costretti a vincere (e nel caso si porterebbero dietro il Figline). Lo stesso accadrebbe se il Tau vincesse all’Armando Picchi. Un pareggio, infine, spedirebbe in D il Tau obbligando il Livorno a un ulteriore spareggio finale proprio con il Figline. Che quindi così, senza neppure giocare, dopo la giornata di domenica ha ancora tutte le possibilità di giocarsi la promozione diretta in serie D. A meno che, dopo l’analisi dei filmati (non difficile a dire il vero), non intervenga il giudice federale.