La lotta al caporalato e allo sfruttamento selvaggio, l’emancipazione nella battaglia contro le mafie attraverso la conquista dei diritti dei lavoratori: sono questi gli argomenti al centro del 7° Forum dell’informazione contro le mafie, organizzato dall’associazione A Mano Disarmata. In prima linea nella diffusione della cultura della legalità e dell’informazione, per l’edizione 2022 del Forum l’associazione parte da Torino, con la presentazione in anteprima de La città di Cap (BeccoGiallo editore) il 17 maggio alle 10 al Circolo della Stampa, in occasione del Salone del Libro.

La città di Cap racconta lo sfruttamento del lavoro nel mondo moderno, in una città in cui il sole splende 24 ore al giorno, sette giorni su sette e il mito della produttività ha cancellato tutti i diritti dei lavoratori (e cittadini): in questa realtà una giovane donna si mette a capo di una rivoluzione che restituisce voce agli sfruttati, muovendo le coscienze dei cittadini per rovesciare il regime dei capi. Graphic novel scritta da Maria Iovine e Silvestro Maccariello, e disegnata da Irene Carbone ed Erica Grillo, ne La città di Cap gli autori raccontano una realtà distopica ispirata alla storia dello scrittore Yvan Sagnet (che ha curato la prefazione del libro), leader nel 2011 del primo sciopero dei braccianti: in un futuro non troppo lontano, Cap si presenta come una città ordinata e funzionale che nasconde una realtà che calpesta i diritti civili.

All’evento – che sarà trasmesso in diretta su ilfattoquotidiano.it – insieme a autori e disegnatrici saranno presenti Yvan Sagnet, Susanna Bucci (presidente di A Mano Disarmata), Stefano Tallia (Presidente Odg Piemonte), Silvia Garbarino (segretaria Associazione Subalpina), Lidia Gattini (di Zai.net) e Davide Donatiello (Università di Torino). A trarre le conclusioni della mattinata sarà Luigi Ciotti, presidente di Libera.

“Il nostro scopo è raccontare le ingiustizie attraverso gli strumenti della multimedialità: documentari, libri, web, e ora anche il fumetto” racconta il segretario di A Mano Disarmata, Paolo Butturini. “Raccontare chi quelle ingiustizie le compie e perché, chi le subisce, chi le combatte e come, nella convinzione che soltanto conoscere e comprendere aiuta a crescere e scegliere”.

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