Televisione

Eurovision 2022, vince l’Ucraina con la Kalush Orchestra: “Per il nostro popolo”. Giallo Laura Pausini, sparisce dal palco durante le votazioni: “Ero troppo emozionata” (FOTO)

di Paolo Aruffo
Eurovision 2022, vince l’Ucraina con la Kalush Orchestra: “Per il nostro popolo”. Giallo Laura Pausini, sparisce dal palco durante le votazioni: “Ero troppo emozionata” (FOTO)

A vincere l’Eurovision Song Contest è l’Ucraina con la Kalush Orchestra.
Questa la diretta della serata: uno show impeccabile, una ritrovata passione del pubblico italiano per questa manifestazione, mai così seguita.

Con il medley di Laura Pausini si sono accesi i riflettori sulla finale dell’Eurovision Song Contest 2022. La cantante, per l’occasione conduttrice insieme a Mika e Alessandro Cattelan, ha aperto la puntata cantando alcuni suoi successi: ‘Benvenuto’, ‘Io Canto’, ‘La Solitudine’, ‘Le cose che vivi’ e l’ultimo brano ‘Scatola’ (alternando italiano, spagnolo e inglese). Per lei cambi di abiti disegnati da Donatella Versace, come aveva preannunciato su Instagram. Sul palco insieme a Laura Pausini anche Paolo Carta, chitarrista e compagno di vita. Dopo il medley di Laura Pausini, via alla competizione musicale: inizia la Repubblica Ceca con “Lights Off” (di We are domi), a seguire la Romania con “Llàmame” (di Wrs), e ancora il Portogallo con Maro che canta “Suadade, suadade”, la Finlandia con “Jezebel” (dei The Rasmus) e la Svizzera con “Boys do cry”, cantata da Marius Bear. A seguire la prima delle Big Five: la Francia con “Fulenn” di Alvan and Ahez. Poi i cantanti norvegesi dei Subwoolfer che cantano “Give that wolf a banana” e poi l’Armenia con Rosa Linn che intona “Snap”. Nona canzone in gara, durante la serata della finale dell’Eurovision Song Contest, “Brividi” di Mahmood e Blanco. Il duo, che ha scalato le classifiche italiane dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2022, ha incantato il Pala Alpitour di Torino che ha cantato il brano dall’inizio alla fine. Esecuzione non perfetta, la performance è stata – come sempre – entusiasmante e coinvolgente. “Grazie Torino”, hanno urlato i due cantanti alla fine dell’esibizione e dopo un abbraccio liberatorio. Tocca alla Spagna con Chanel che canta “Slomo” (“discount di Jennifer Lopez“, così la definisce in diretta su Rai 1 Cristiano Malgioglio). Poi i Paesi Bassi con S10 che intona “De Diepte”. Tanta l’attesa per l’Ucraina, che fa ballare tutti con Stefania, cantata dalla Kalush Orchestra. Alla fine dell’esibizione un appello del gruppo per aiutare l’Ucraina e Mariupol, a cui è seguito un applauso degli spettatori presenti.

È poi il momento di Malik Harris che canta Rockstars, a seguire la Lituania con Monika Liu che canta Sentimentai. E ancora Nadir Rustamli con “Fade to Black” e Jeremie Makiese con “Miss You”, rispettivamente di Azerbaijan e Belgio. Dopo una breve pausa pubblicitaria, si riprende con la Grecia: “Die Together”, cantata da Amanda Tenfjord. A seguire Le Stystur (Islanda) cantano “Med Haekkandi Sòl” mentre la Moldavia è rappresentata dai Zdob si dzub and advahov brothers che cantano “Trenuletul”. Cornelia Jakobs, svedese, intona “Hold me closer” mentre Sheldon Riley rappresenta l’Australia con “Not the same”. Si va verso le ultime performance. Prima, però, un omaggio alla canzone italiana. Laura Pausini intona “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno a cappella. E con lei tutta l’arena. Concludono la kermesse la Polonia, la Serbia e l’Estonia. Rispettivamente Ochman canta “River”, Konstrakta intona (si fa per dire) “In corpore sano” e infine Stefan canta “Hope”. Via alle votazioni: chi sarà il Paese vincitore?

Ma torniamo alla diretta. Sì perché tocca ai superospiti: i Maneskin. La band romana si esibisce sulle note del singolo “Supermodel“. Quando Alessandro Cattelan chiede loro un consiglio per i colleghi dell’Eurovision, Damiano ironizza ricordando ‘il fattaccio’ dello scorso anno: “Divertitevi e non avvicinatevi troppo ai tavoli“. Prima della cover “If I can dream” (i Maneskin saranno infatti nella colonna sonora dell’atteso biopic su Elvis Presley di Baz Luhrmann), il frontman della band rassicura il pubblico sulle proprie condizioni di salute (zoppica e sente evidentemente dolore), confermando di fatto l’incidente avvenuto durante il set.

Seguono due momenti iconici: l’esibizione di Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età (per amarti)” (con cui vinse l’Eurovision Song Contest nel 1964) e poi un medley di Mika. Pubblico in visibilio. Il cantante classe 1983 si è letteralmente mangiato il palco. Più Mika, per favore. Durante le assegnazioni dei voti da parte delle varie nazioni, Alessandro Cattelan e Mika portano avanti la trasmissione. Grande assente dal palco, all’improvviso, Laura Pausini. Sul web in tantissimi si chiedono cosa sia accaduto. A rivelarlo è lei stessa che, rientrata dopo diversi minuti, dice: “Scusatemi, ero troppo emozionata per la serata”. Cosa sarà accaduto?

Il Paese vincitore è l’Ucraina con “Stefania” cantata dalla Kalush Orchestra. La classifica finale dell’Eurovision Song Contest 2022, nell’ordine annunciato dai conduttori, è la seguente. 25) Germania 24) Francia 23) Islanda 22) Repubblica Ceca 21) Finlandia 20) Armenia 19) Belgio 18) Romania 17) Svizzera 16) Azerbaijan 15) Australia 14) Lituania 13) Estonia 12) Polonia 11) Paesi Bassi 10) Norvegia 9) Portogallo 8) Grecia 7) Moldavia 6) Italia 5) Serbia 4) Svezia 3) Spagna 2) Regno Unito e 1) Ucraina.

“Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa” esulta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post sulla sua pagina Facebook. “L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà il contest per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante”, aggiunge. A salutare la vittoria della Kalush Orchestra anche i vertici Ue, a partire dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen: “Stanotte la tua canzone ha conquistato il nostro cuore – ha twittato – Celebriamo la tua vittoria in tutto il mondo. L’Ue è con te”, Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha citato alcuni versi della canzone vincitrice, Stefania: “Troverò sempre la strada di casa, anche se tutte le strade sono distrutte”.

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