“Contro gli imperi e contro le guerre. Costruiamo autoorganizzazione e reti di solidarietà dal basso” con questo slogan è stata occupata da alcuni manifestanti la sede della Venice V-A-C Zattere, Fondazione di arte contemporanea russa fondata da Leonid Mikhelson, oligarca legato al Cremlino, presidente del cda e maggiore azionista di Novatek, la seconda azienda di gas della Russia. Il palazzo, di proprietà dell’Autorità Portuale di Venezia, è stato dato in concessione alla Fondazione nel 2014, e negli anni ha ospitato varie mostre di stampo artistico. Almeno fino allo scoppio della guerra, dopo la quale l’edificio è stato chiuso. “Vogliamo affermare con forza che noi sappiamo benissimo da che parte schierarci – hanno detto i manifestanti – contro Putin, contro la Nato, dalla parte dei civili sotto le bombe, dalla parte di chi scappa dalle guerre e con chi resta. Siamo dalla parte di chi si auto organizza dal basso e crea reti di solidarietà in risposta alla distruzione delle bombe e del capitale. A inizio maggio abbiamo partecipato ad una carovana di solidarietà che è arrivata in Ucraina – a Leopoli – dove abbiamo incontrato movimenti sociali, sindacali, collettivi femministi che si battono contro l’invasione militare e contro quella del capitale. Siamo con i nostri fratelli e sorelle in Ucraina, siamo con loro nella richiesta di un paese libero in cui sperimentare politiche inclusive e di giustizia sociale, contro la visione dell’Ucraina come territorio di sperimentazione di nuove armi o di nuove forme di capitalismo.

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