“Quando arriveremo al blocco del gas russo? Dobbiamo già ridurre l’acquisto ma possiamo farlo solo quando avremo accordi con altri Paesi. Ma dobbiamo anche risparmiare sull’energia e puntare con maggiore urgenza sulle energie rinnovabili. Avevamo questo dovere già da tanto tempo, ma adesso dobbiamo accelerare. È questa la soluzione”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, da Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario al Green deal europeo, che aggiunge: “Faremo delle proposte mercoledì. Quest’aggressione russa non può essere accettata. Come Europa dobbiamo dimostrare che abbiamo tutto il potenziale per trovare una soluzione solidale con l’Ucraina ma anche solidale all’interno della Ue. Dobbiamo liberarci da questa dipendenza dall’energia russa“.

Alla domanda se ci potrà essere sull’energia un nuovo Recovery Plan europeo simile al Next Generation EU varato durante la pandemia, il politico olandese risponde affermativamente: “Ho l’impressione che gli Stati membri siano aperti a una discussione simile, visto il successo dopo il Covid di un approccio comune dell’Ue, e non escludo che potremmo ripetere questa esperienza. L’accelerazione su una soluzione energetica europea richiederà ovviamente ulteriori investimenti, ma questo coinvolge tutti gli attori dell’economia europea: non solo il bilancio della Ue, ma anche i bilanci nazionali e la finanza privata – continua – Ogni anno paghiamo alla Russia 100 miliardi di euro per i combustibili fossili. E allo stato attuale gli investitori e le imprese sono pronti a farsi avanti. Anche sui fondi specifici della Ue siamo adeguati. Pagamento del gas russo in rubli, così come voluto da Putin? Abbiamo già chiarito la questione negli ultimi giorni: il pagamento in rubli comporta una chiara violazione delle sanzioni, dunque abbiamo dato delle spiegazioni su come potrebbero agire aziende e Stati membri. Anche aprire conti a Gazprom Bank comporta un aggiramento delle sanzioni”.

Circa l’embargo al petrolio russo, fortemente osteggiato dall’Ungheria, Timmermans assicura che si arriverà a un accordo: “Dobbiamo riconoscere che l’Ugheria dipende quasi interamente dal gas e dal petrolio della Russia. Siamo pronti, dobbiamo trovare delle alternative e dimostrare solidarietà a livello europeo. Spero che si trova una soluzione nei prossimi giorni. Ai Paesi in difficoltà, come l’Ungheria, abbiamo dato più tempo rispetto ad altri sull’embargo del petrolio”.
Considerazione finale sull’ingresso dell’Ucraina in Ue: “Se un popolo è disposto a a battersi fino alla morte per i nostri valori, noi dobbiamo essere chiari con loro. Se c’è questa consapevolezza sui valori europei, è giusto che l’Ucraina faccia parte della famiglia europea. Ma essere membri della Ue è difficilissimo e molto complicato. E richiederà un certo tempo, quindi credo che sia importante lavorare con l’Ucraina su temi precisi, soprattutto sull’energia e sull’agricoltura – conclude – Possiamo fare moltissimo insieme, soprattutto sull’idrogeno verde. E quindi ci sarebbe la possibilità di integrare l’Ucraina nel sistema energetico europeo. C’è anche la proposta di Enrico Letta sull’ingresso dell’Ucraina in una Confederazione europea: anche questa idea è importantissima e ne ha parlato anche Macron. Vediamo un po’ cosa possiamo fare con queste proposte”.

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