La 32enne insegnante si era vaccinata il 22 marzo dello scorso anno, il 2 aprile aveva accusato un forte mal di testa e il 4 aprile era morta
“Il decesso della paziente è ragionevolmente da riferirsi a effetti avversi da somministrazione di vaccino anti Covid- 19”. C’è una consulenza del medico legale Luca Tajana e dell’ematologo Franco Piovella a certificare che Francesca Tuscano, 32 anni, uccisa dalla Trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino (Vitt), la patologia individuata dai ricercatori tedeschi tra marzo e aprile del 2021. Secondo quanto riporta La Repubblica l’inchiesta della procura, aperta subito dopo la morte, è destinata all’archiviazione perché non sarebbe state individuate responsabilità da parte dei medici vaccinatori.
La 32enne insegnante si era vaccinata il 22 marzo dello scorso anno con il vaccino Astrazeneca. Per i consulenti “i contenuti, le modalità di predisposizione, compilazione e valutazione del questionario anamnestico appaiono completi sotto ogni loro aspetto. Analogamente, l’attività informativa attraverso la quale Tuscano Francesca espresse il suo consenso alla pratica vaccinale appare completa ed esaustiva“. La donna aveva cominciato a sentirsi male il 2 aprile, il giorno dopo i genitori l’avevano trovata in stato di incoscienza. Il 4 era stata dichiarata morte all’ospedale San Martino. Per la famiglia della vittima l’indennizzo è stato quantificato, sempre come riporta Repubblica, poco più di 77.468,53 euro in base alla legge che ha stanziato un fondo da 150 milioni di euro destinato proprio a chi ha subito danni dalla vaccinazione anti Covid.