Natasha Stefanenko è stata ospite di Da noi... a ruota libera, dove ha parlato della sua infanzia in Russia, del percorso in ingegneria, del suo talento nel nuoto e anche della carriera da top model. La showgirl si è soffermata anche sulla situazione odierna in Russia: pur essendo contraria alla guerra, rimane orgogliosa della cultura del suo Paese
Domenica 15 maggio, Natasha Stefanenko è stata ospite di Francesca Fialdini nello studio di Da noi… a ruota libera. La showgirl si è raccontata in una lunga intervista, dove ha parlato della famiglia, dell’amore con il marito Luca Sabbioni e, ovviamente, anche della sua infanzia in Russia, il suo Paese d’origine. A fine chiacchierata, la Stefanenko, con gli occhi lucidi ha voluto spiegare cosa significhi, oggi, essere una donna russa: “È una grande sofferenza. Ogni guerra è un crimine disumano e inaccettabile: la violenza non può risolvere il problema. Questa guerra per me è in famiglia, mia mamma è russa, mio papà bielorusso e i miei bisnonni ucraini, infatti il mio cognome termina in ko, tipico dell’Ucraina. Non c’è differenza per me. Mi sento spezzata, il mio cuore sanguina. Spero che si trovi il prima possibile un accordo di pace”. Stefanenko è contraria alla guerra nel suo Paese, ma ci tiene a precisare che la Russia non è solo violenza: “La Russia è anche cultura, poesia, sport formazione, musica e scienza. Sono orgogliosa di questo”.