Una voce fuori dal coro è apparsa sulla tv di Stato Russia 1. L’analista militare ed ex colonnello, Mikhail Khodaryonok, ha gelato lo studio facendo sapere che, a suo avviso, “per noi russi peggiorerà”. Secondo Khodaryonok gli ucraini potranno presto contare su un milione di soldati equipaggiati con gli aiuti europei. Alla puntualizzazione della giornalista in studio che specifica che “i soldati mobilitati non sembrano essere molti”, l’analista controbatte: “Il punto è che il livello di professionalità di un esercito non è determinato dal numero di uomini mobilitati, ma dall’addestramento delle truppe, dal loro morale e dalla prontezza a versare sangue per il loro Paese”. A differenza “di quello che pensano i nostri politologhi”, per l’ex colonnello, la professionalità di un esercito non è data da militari professionisti, ma anche da un esercito di leva, e quindi reclutato appositamente per la guerra: “L’essere pronti alla morte per il proprio Paese è una parte integrante dell’elevata efficacia di combattimento di un esercito”. Citando gli studiosi del marxismo e del leninismo, l’analista conclude: “Alla fine la vittoria sul campo di battaglia è determinata dal morale delle truppe”.