Secondo Bloomberg, che cita fonti del Dipartimento del Tesoro, verrebbe fatta scadere e non rinnovata una licenza per effettuare i versamenti presso le controparti statunitensi che termina il prossimo 25 maggio. La questione è controversa anche perché alcuni funzionari del Tesoro americano avevano sostenuto che consentire alla Russia di pagare il proprio debito avrebbe ridotto i fondi a disposizione del Cremlino per finanziare le operazioni militari in Ucraina
La Casa Bianca sarebbe pronta a bloccare completamente la capacità della Russia di pagare gli obbligazionisti statunitensi in possesso di titoli di Stato russi denominati in dollari. Lo stop avverrebbe dopo una scadenza di pagamento fissata per la prossima settimana, spingendo in questo modo artificiosamente Mosca verso il default. E’ quanto scrive l’agenzia statunitense Bloomberg citando fonti del dipartimento del Tesoro a stelle e strisce. In particolare verrebbe fatta scadere e non rinnovata una licenza per effettuare i versamenti presso le controparti statunitensi che termina il prossimo 25 maggio. Sinora la Russia è riuscita, seppur con difficoltà, ad adempiere ai suoi obblighi creditizi nonostante il congelamento dei conti all’estero e il blocco ai trasferimenti di denaro. La Russia incassa mediamente un miliardo di euro e dollari al giorno per la vendita di idrocarburi ma non può movimentare queste somme. Mosca ha preannunciato che, vista la sua possibilità e volontà di pagare, porterebbe la questione davanti ai tribunali.
Le agenzie di rating statunitensi Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch hanno chiarito che un pagamento di cedole e titoli fatto in rubli anziché in dollari costituirebbe a tutti gli effetti un default. La questione è controversa anche perché alcuni funzionari del Tesoro americano avevano sostenuto che consentire alla Russia di pagare il proprio debito avrebbe ridotto i fondi a disposizione del Cremlino per finanziare le operazioni militari in Ucraina. Una decisione definitiva non sarebbe ancora stata presa ma l’orientamento verso il blocco sembra prevalere. I portavoce della Casa Bianca e del Dipartimento del Tesoro non hanno voluto commentare.