La prima storica vittoria al Giro d’Italia, poi il triste annuncio del ritiro per la motivazione più beffarda: Biniam Girmay è infatti costretto a lasciare anzitempo la corsa rosa a causa del problema all’occhio sinistro accusato ieri, quando nel celebrare il successo di Jesi è stato colpito dal tappo dello spumante. Pochi minuti prima il ciclista eritreo della Intermarché-Wanty-Gobert era stato capace di battere Mathieu Van der Poel nella bellissima volata che ha deciso la decima tappa: la prima vittoria di un corridore eritreo al Giro d’Italia, la seconda volta di un africano a 43 anni di distanza dal successo del sudafricano Alan van Heerden a Pesaro nel 1979. Un giorno storico, appunto, rovinato dall’incidente sul podio.

E’ stato lo stesso Girmay ad annunciare con un videomessaggio sui social il suo ritiro. L’occhio non sembra avere subito danni rilevanti – ha spiegato Girmay – ma la squadra ha preferito per cautela di non farlo partire per la tappa e già oggi verranno effettuati ulteriori accertamenti.
Girmay stava tentando di aprire la bottiglia di spumante, consueto rito per il vincitore di tappa: sfortunatamente però, è stata colto alla sprovvista e quando il tappo è partito lo ha colpito sull’occhio. Un episodio simile era successo proprio al suo rivale van der Poel all’esordio del Giro: in quel caso il tappo lo aveva colpito sullo zigomo, evitando danni più gravi (vedi foto).

“Gli esami medici hanno rivelato un’emorragia nella orbita dell’occhio sinistro. Il suo infortunio sta evolvendo nella giusta direzione e nei prossimi giorni sarà seguito da un’équipe medica“, ha spiegato il medico della Intermarché-Wanty-Gobert Piet Daneels. “Per ridurre al minimo il rischio di espansione dell’emorragia e della pressione intraoculare, si raccomanda vivamente di evitare l’attività fisica. La nostra priorità è una completa guarigione dell’infortunio – ha aggiunto in un comunicato – ed è per questo che abbiamo deciso insieme al corridore e alla direzione sportiva che Biniam non partirà nell’undicesima tappa”.

Il Giro d’Italia perde così uno dei protagonisti, un talento pronto a diventare un grande del ciclismo 3.0 che avanza e si rinnova. Girmay, trionfatore questa primavera della Gende Wevelgem, aveva già sfiorato il successo alla prima tappa (in quel caso lo aveva battuto proprio van der Poel). Ci è riuscito ierial termine di una frazione non facile, segnata dal gran caldo e da una serie di saliscendi e strappi sui Muri che portano a Jesi. L’olandese dopo il traguardo è stato il primo a congratularsi con Girmay. “E’ una giornata straordinaria, storica per tutti gli africani. La volata con Van der Poel è stata stupefacente, abbiamo fatto quasi 400 metri al termine di una giornata così. Tre giorni fa parlavamo di questa frazione, è stata complicata perché fin dall’inizio quelli dell’Alpecin tentavano di partire, ma la mia squadra è forte“, commentava l’eritreo che non riusciva a nascondere la sua felicità. Poi lo sfortunato incidente sul podio.

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Giro d’Italia, Girmay in un video spiega il ritiro: “L’occhio mi fa ancora un po’ male, per evitare rischi è meglio lasciare la corsa”

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