Il velocista della Intermarché-Wanty-Gobert ha scritto una pagina di storia del ciclismo trionfando in volata a Jesi davanti a Van der Poel. Poi lo sfortunato incidente sul podio lo ha costretto a lasciare anzitempo la corsa rosa: "Gli esami medici hanno rivelato un’emorragia nella orbita dell’occhio sinistro"
La prima storica vittoria al Giro d’Italia, poi il triste annuncio del ritiro per la motivazione più beffarda: Biniam Girmay è infatti costretto a lasciare anzitempo la corsa rosa a causa del problema all’occhio sinistro accusato ieri, quando nel celebrare il successo di Jesi è stato colpito dal tappo dello spumante. Pochi minuti prima il ciclista eritreo della Intermarché-Wanty-Gobert era stato capace di battere Mathieu Van der Poel nella bellissima volata che ha deciso la decima tappa: la prima vittoria di un corridore eritreo al Giro d’Italia, la seconda volta di un africano a 43 anni di distanza dal successo del sudafricano Alan van Heerden a Pesaro nel 1979. Un giorno storico, appunto, rovinato dall’incidente sul podio.
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— Intermarché-Wanty-Gobert (@IntermarcheWG) May 18, 2022
E’ stato lo stesso Girmay ad annunciare con un videomessaggio sui social il suo ritiro. L’occhio non sembra avere subito danni rilevanti – ha spiegato Girmay – ma la squadra ha preferito per cautela di non farlo partire per la tappa e già oggi verranno effettuati ulteriori accertamenti.
“Gli esami medici hanno rivelato un’emorragia nella orbita dell’occhio sinistro. Il suo infortunio sta evolvendo nella giusta direzione e nei prossimi giorni sarà seguito da un’équipe medica“, ha spiegato il medico della Intermarché-Wanty-Gobert Piet Daneels. “Per ridurre al minimo il rischio di espansione dell’emorragia e della pressione intraoculare, si raccomanda vivamente di evitare l’attività fisica. La nostra priorità è una completa guarigione dell’infortunio – ha aggiunto in un comunicato – ed è per questo che abbiamo deciso insieme al corridore e alla direzione sportiva che Biniam non partirà nell’undicesima tappa”.
Il Giro d’Italia perde così uno dei protagonisti, un talento pronto a diventare un grande del ciclismo 3.0 che avanza e si rinnova. Girmay, trionfatore questa primavera della Gende Wevelgem, aveva già sfiorato il successo alla prima tappa (in quel caso lo aveva battuto proprio van der Poel). Ci è riuscito ierial termine di una frazione non facile, segnata dal gran caldo e da una serie di saliscendi e strappi sui Muri che portano a Jesi. L’olandese dopo il traguardo è stato il primo a congratularsi con Girmay. “E’ una giornata straordinaria, storica per tutti gli africani. La volata con Van der Poel è stata stupefacente, abbiamo fatto quasi 400 metri al termine di una giornata così. Tre giorni fa parlavamo di questa frazione, è stata complicata perché fin dall’inizio quelli dell’Alpecin tentavano di partire, ma la mia squadra è forte“, commentava l’eritreo che non riusciva a nascondere la sua felicità. Poi lo sfortunato incidente sul podio.