Il Festival francese srotola, anche metaforicamente un tappeto rosso, per il divo statunitense che sulla Croisette "sbarca" con il sequel di uno dei suoi film più famosi
Tributo a Tom Cruise. Cannes srotola, anche metaforicamente un tappeto rosso, per il divo statunitense che sulla Croisette sbarca con il sequel di uno dei suoi film più famosi: Top Gun. A distanza di 36 anni dal clamoroso successo della pellicola, diretta allora da Tony Scott, il quasi 60enne attore ha mantenuto la promessa e girato Top Gun: Maverick, una vera e propria operazione nostalgia che mantiene la promessa di essere all’altezza della sua matrice. “Il cinema è il mio amore, la mia passione. Quando ero bambino sognavo gli aerei e i film, volevo l’avventura, ero un sognatore. Scrivevo storie e personaggi e anche oggi penso solo al futuro” ha raccontato nella Sala Debussy del Palais du festival dove ha raccolto una standing ovation nella masterclass. Cruise e il cast, tra cui Jennifer Connelly e Miles Teller (che interpreta il figlio di Goose) hanno partecipato alla photocall.
Il film è già sbarcato al CinemaCon di Las Vegas e ha debuttato a bordo di una portaerei a San Diego. Causa pendamia, la Paramount Pictures ha ritardato l’uscita del film nelle sale di due anni. Una mossa che sembra dare i suoi frutti, viste le ottime recensioni e le aspettative al botteghino che accompagnano l’uscita della pellicola. “Se sono stato tentato di distribuirlo in streaming? Non sarebbe mai successo“, ha chiarito tra gli applausi del pubblico Cruise, che sulla Croisette ha concesso in una delle sue rare interviste. Un colloquio nel quale l’attore ha raccontato la sua estrema dedizione all’arte del cinema: fin dalla tenera età, ha spiegato, ha scavato in ogni elemento delle produzioni cinematografiche e ha analizzato come particolari modalità di recitazione funzionassero meglio sul grande schermo. L’attore e gli interpreti hanno sfilato sfilato sul red carpet prima della proiezione.