“Ho sempre voluto creare momenti di condivisione con ciascuno dei miei figli. Non ho potuto essere molto presente, ma ho sempre fatto in modo di esserci nei momenti chiave, con l’aiuto di mia moglie”. È un Mario Giordano intimo e privato quello che si racconta in una lunga intervista al settimanale Chi. Il conduttore di Fuori dal Coro, solitamente sopra le righe, ha parlato infatti della sua famiglia, ovvero della moglie Paola Maravalle con cui è sposato da trent’anni e dei loro quattro figli: “C’è stato un periodo in cui Lorenzo, uno dei miei figli, ha avuto problemi adolescenziali e lei mi ha detto: ‘Secondo me dovrebbe stare un po’ con te. Così ho preso Lorenzo e l’ho portato in Normandia, un luogo che ama molto perché conosce bene la storia della Seconda Guerra Mondiale. Siamo andati al cimitero dei soldati americani. Mi emoziona ancora parlarne. Adesso è laureato in Lettere e fa il produttore tv”, ha confidato Giordano.
“È stato merito di mia moglie. Si è sacrificata tutta la vita per crescere i figli, ha iniziato a lavorare dopo i 50 anni”, ha spiegato ricordando poi il primo incontro con la compagna della sua vita: “Ci siamo conosciuti all’oratorio di Canelli, in provincia di Asti. Lei aveva 12 anni e io 15, la nostra storia è nata in maniera semplice”. Quindi il conduttore ha parlato anche del suo particolare timbro di voce, il suo marchio di fabbrica ma anche il suo cruccio: “La tv si nutre di differenze, anche il difetto può diventare un elemento distintivo. Ma ci ho sofferto e, quando colleghi come la Gruber ci scherzano e mi scimmiottano, ci resto male. Anche perché poi si fanno portabandiera del politicamente corretto”.
Quindi ha lanciato un’altra stoccata proprio a Lilli Gruber, puntando il dito contro la sua amicizia con Carlo De Benedetti: “In barca con De Benedetti non ci andrei. L’ho incontrato nel suo ufficio, come dovrebbe fare chi svolge il mio mestiere. Un conto è avere relazioni, un altro è andare in vacanza insieme, in costume e pantaloncini. Poi ciascuno è libero, ma quando Lilli Gruber dice che ‘non sono un suo collega’ mi vanto di non esserlo, perché, a differenza sua, non vado in barca con De Benedetti”. Infine, un’altra frecciata ad un altro collega, Enrico Mentana che si oppone a no vax e complottisti in tv: “Mentana con Matrix fece intere trasmissioni sull’11 settembre con i negazionisti, deve aver cambiato idea“.