Torture, rapimenti, esecuzioni sommarie e violenze contro i civili in Ucraina. Lo denuncia l’organizzazione Human Right Watch, che nel suo rapporto diffuso oggi pala di gravi abusi e crimini di guerra di cui si sono macchiate le forze militari russe, durante l’occupazione delle regioni di Kiev e Chernihiv, da fine febbraio a marzo “Le numerose atrocità commesse dalle forze russe che occupano parti dell’Ucraina nord-orientale all’inizio della guerra sono ripugnanti, illegali e crudeli“, ha affermato Giorgi Gogia , direttore associato per l’Europa e l’Asia centrale di Human Rights Watch. “Questi abusi contro i civili sono evidenti crimini di guerra che dovrebbero essere indagati tempestivamente e imparzialmente e adeguatamente perseguiti”.
L’organizzazione ha visitato 17 villaggi e piccole città, e indagato su su 22 apparenti esecuzioni sommarie, 9 uccisioni illegali, 6 possibili rapimenti e 7 casi di tortura. Ventuno civili hanno descritto la reclusione illegale in condizioni disumane e degradanti. Tra il 10 aprile e il 10 maggio, Human Rights Watch ha intervistato 65 persone, inclusi ex detenuti, sopravvissuti alla tortura, famiglie delle vittime e altri testimoni. Ha inoltre esaminato le prove nei luoghi in cui hanno avuto luogo alcuni dei presunti abusi, insieme a foto e video condivisi da vittime e testimoni. I civili hanno raccontato di essere stati trattenuti dalle forze russe per giorni o settimane in condizioni sporche e soffocanti in luoghi come il seminterrato di una scuola e una fossa in un locale caldaia, con poco o nessun cibo, acqua inadeguata e senza accesso ai servizi igienici. A Yahidne, le forze russe hanno tenuto oltre 350 abitanti del villaggio, tra cui almeno 70 bambini (5 dei quali neonati) nel seminterrato di una scuola per 28 giorni. C’era poca aria o spazio per sdraiarsi e le persone dovevano usare i secchi per i servizi igienici.In precedenza, Human Rights Watch aveva già documentato 10 esecuzioni sommarie nella città di Bucha e in diverse altre città e villaggi del nord-est durante l’occupazione russa a marzo.