Era il 1989 quando Michael Douglas e Kathleen Turner nei panni dei coniugi Rose avevano fatto passare la voglia di convolare a nozze a milioni di spettatori del grande schermo, in una famigerata pellicola dalle venature tragicomiche e grottesche che narrava di un tentativo di divorzio condito da pesanti incompatibilità, abusi, violenze domestiche e un crescendo di litigi culminati addirittura nella morte dei protagonisti. Se è vero che le bellicose saghe familiari d’oltreoceano, da Dallas a Dynasty fino a Beautiful, hanno sempre riscosso un grande interesse da parte del pubblico che spesso si identifica nei protagonisti, si capisce come la causa fra Johnny Depp e la ex moglie Amber Heard amplificata da un’eco mediatica senza precedenti possa incarnare la realtà che supera di gran lunga la finzione cinematografica.

Depp e la Heard, fidanzati dal 2012 e sposatisi nel 2015, sono divorziati dal 2016 e quella separazione aveva fruttato alla ex moglie del “Capitano Jack Sparrow” ben 7 milioni di dollari, ma oggi il pomo della discordia è un articolo uscito nel 2018 a firma della stessa Heard sul Washington Post dove la donna, pur non facendo mai esplicitamente il nome dell’attore, si era definita una figura pubblica che aveva subito abusi domestici. Gli avvocati di Depp hanno chiesto alla Heard un risarcimento di 50 milioni di dollari per diffamazione perché secondo il loro assistito la Disney, casa di produzione della fortunata franchise “I Pirati dei Caraibi”, non gli avrebbe rinnovato il contratto proprio a causa dell’uscita di quell’articolo e, per tutta risposta, il team legale della ex moglie ha contrattaccato chiedendo a sua volta 100 milioni di dollari per via dei ripetuti abusi, botte e violenze psicologiche e fisiche che la Heard sostiene di aver subito lungo tutta la durata del loro legame, luna di miele inclusa.

Se agli occhi di molti commentatori Amber Heard alla sbarra starebbe usando le sue migliori doti di attrice dissimulando e inscenando pianti e disperazione poco credibili e soprattutto non supportati da prove che certifichino l’effettiva esistenza dei lividi e segni di violenze che l’ex coniuge le avrebbe inflitto, è anche vero che Johnny Depp gode di una popolarità e di un seguito di fans molto più consistente della Heard, milioni di followers e centinaia di groupies che sul web e dietro ai cancelli del tribunale hanno già stabilito il verdetto a favore del loro beniamino, senza contare i seguaci tra i cittadini che assistono alle udienze con la cronaca di queste ore che ci racconta dei tentativi della giudice Penney Azcarate, ex ufficiale dei Marine, di sedare gli animi e delle minacce di far sgomberare l’aula per placare i tumulti.

Da una parte Johnny Depp ripreso in un filmato girato con il cellulare da Amber Heard mentre in preda ad un violento attacco d’ira distrugge di prima mattina tutto quello che gli capita a tiro in cucina e invece di farsi un caffelatte si versa l’ennesimo bicchiere di alcolico, dall’altra parte sempre Johnny Depp che racconta di aver riportato una profonda ferita ad un dito della mano in seguito al lancio di una bottiglia di vodka da parte della Heard, testimonianza che pare attendibile per il modo più sobrio e controllato con cui Depp l’ha riportata rispetto ai fatti raccontati nelle deposizioni esageratamente drammatiche della ex moglie.

E’ molto probabile che la verità, come spesso accade, stia nel mezzo e che ci si trovi di fronte ad un tristissimo epilogo di un rapporto tossico, un amore malato frutto della personalità di entrambi i protagonisti. Come ha raccontato una delle testimoni, Laurel Anderson, ex psicologa della coppia, il legame fra Depp e Heard era all’insegna degli abusi reciproci e se è vero che la donna le aveva mostrato i lividi e aveva confessato di non trovare la forza e il coraggio di lasciare un uomo che, nonostante tutto, amava, è anche vero che a volte era stata lei a colpire per prima quando si era sentita vittima di maltrattamenti e vessazioni. Secondo la psicologa che aveva avuto in cura i coniugi per una terapia di coppia effettuata nel 2015, sia Depp che la Heard hanno maturato comportamenti violenti e dipendenze da alcool e droga perché entrambi vittime di abusi in età infantile per mano dei genitori.

Il processo che si sta svolgendo a Fairfax in Virginia avrà una durata piuttosto breve e nel frattempo tutti si chiedono chi ne uscirà vincitore. A mio avviso, almeno dal punto di vista morale, non ci sarà nessuna vittoria e ad essere sconfitti saranno entrambi proprio come nella “Guerra dei Roses”, con un epilogo sicuramente meno drammatico ma con l’orrore e la tristezza di una quotidianità coniugale fatta di abuso di alcool e sostanze stupefacenti, negazioni e prese di coscienza sfociate in una responsabilità reciproca di violenze e maltrattamenti.

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