Nelle prossime la donna, che ha parcheggiato e che è indagata per omicidio stradale, sarà ascoltata dal pm. Restano stabili le condizioni degli altri cinque bambini, ricoverati a Roma e nel capoluogo abruzzese
La Procura dell’Aquila ha affidato la perizia tecnica ritenuta determinante per stabilire la dinamica dell’incidente di ieri pomeriggio nella scuola dell’infanzia di Pile dove una Passat parcheggiata da una donna, indagata per omicidio stradale ha travolto la recinzione uccidendo un bimbo di 4 anni ferendone cinque. L’indagine è condotta dal pm Stefano Gallo titolare con gli agenti della Squadra Mobile. L’esame deve dimostrare il motivo per il quale la macchina si è sfrenata: a bordo c’era il figlio 12enne della donna che aveva appena lasciato la macchina per riprendere le sue figlie. I due bambini sono ricoverati all’ospedale San Salvatore.
Il quesito da risolvere è se sia stato il 12enne a togliere il freno a mano o è stato un errore della mamma che per la fretta in una azione comunque abitudinaria perché giornaliera, non ha ingranato la marcia a motore spento lasciando il solo freno a mano attivato, oppure c’è stato un guasto tecnico. Inquirenti ed investigatori confidano sui risultati della perizia sulla macchina posta sotto sequestro. Tra ieri sera e la notte sono state ascoltate in Questura 5-6 persone tra cui insegnanti e mamme che erano sul luogo dell’incidente. Non è stata ancora ascoltata la donna alla guida della Passat che è sotto shock: la donna sarà interrogata alla presenza dell’avvocato di fiducia Francesco Valentini. La famiglia del piccolo Tommaso è tutelata dai legali Tommaso Colella e Katiuscia Romano.
La donna indagata madre di due bambini feriti – Ha 38 anni la donna indagata che era andata all’asilo a riprendere i suoi bambini ora ricoverati. È una casalinga e fa parte di una famiglia di origine bulgare che da anni vive e lavora nel capoluogo abruzzese. All’interno della vettura – di proprietà di un parente – c’era il figlio 12enne, in attesa che la madre andasse a prendere i due gemellini di cinque anni. Già interrogata dagli investigatori e apparsa molto provata, la donna è indagata per omicidio stradale e sarà ascoltata nelle prossime ore dalla Procura della Repubblica. Per il momento, l’auto e l’asilo sono sotto sequestro. Sull’inferriata che non ha retto l’urto della macchina – riporta il Centro – verrà svolta una perizia tecnica.
La sicurezza – A quanto si apprende, la Procura della Repubblica e la Squadra Mobile dell’Aquila stanno facendo accertamenti sulla questione della sicurezza all’esterno dell’asilo e negli spazi circostanti. In particolare, con gli approfondimenti documentali e tecnici si vuole chiarire se le macchine potessero parcheggiare nella zona da cui è partita la Passat e se la recinzione del giardino dell’asilo fosse a norma. L’immobile della scuola dell’infanzia, risalente almeno agli anni ’80, è di proprietà del Comune dell’Aquila ed avrebbe avuto un intervento dopo il sisma del 6 aprile 2009.
La versione del figlio – A qualche ora di distanza dall’incidente, il 12enne è stato ascoltato negli uffici della squadra mobile, accompagnato dai genitori. Stando a quanto riportato dal Corriere, il ragazzo ha dichiarato di non aver premuto il pulsante del freno a mano. Da fonti investigative emerge infatti che il freno della Passat, anno 2010, non era manuale, ma elettronico. “L’auto è partita – scrive il quotidiano di via Solferino – lui ha capito. E anche cercato di evitare la tragedia. Invano”.
La vittima – “Dove è Tommaso?“, ha domandato Patrizio D’Agostino, padre del bambino di 4 anni morto investito dall’auto, appena giunto sul luogo dell’incidente. Mercoledì pomeriggio – come riportato dal Centro – è stato tra i primi ad arrivare, dato che la famiglia abita di fronte alla scuola d’infanzia di Pile. “Era il mio piccolo Amore – ha invece raccontato al quotidiano abruzzese la zia della vittima Giusi Fonzi – una personcina particolare speciale. Forse troppo delicato per questo mondo. Un bambino sensibile, empatico. Un puro, non perché tutti i bambini non lo siano, ma perché lui lo era per davvero”. Prima di venire a conoscenza del decesso – notizia arrivata intorno alle 16,45 – D’Agostino aveva lanciato sui social network una campagna a favore della Fondazione Abio – associazione impegnata a migliorare le condizioni di ricovero dei bambini – in occasione del suo compleanno: “L’obiettivo – si legge – era quello di rendere l’ospedale un luogo più a misura di bambino attraverso l’accoglienza il gioco, l’ascolto, l’allestimento di reparti più accoglienti e colorati, al fine di rendere meno traumatica possibile la permanenza in ospedale”.
I sopravvissuti – Sono stabili le condizioni delle due bambine di circa 4 anni, ricoverate da ieri pomeriggio presso la terapia intensiva pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma. Sulla prima è stata eseguita una Tac Total body, mentre la seconda ha riportato una frattura osso temporale ed ematoma sottodurale ed è in prognosi riservata. Secondo quanto si apprende dallo stesso ospedale, continuano a essere monitorate e sottoposte alle cure. Sempre nella capitale, un terzo bambino è in prognosi riservata all’ospedale Pediatrico Bambin Gesù. Le condizioni delle due gemelle ricoverate all’ospedale dell’Aquila non sono critiche.
Feste annullate – Nel capoluogo di regione sono state annullate tutte le celebrazioni, come le processioni e gli spettacoli delle feste patronali – legate a San Pietro Celestino e San Bernardino da Siena – previsti per giovedì, 19 maggio. Mantenute solo le funzioni religiose all’interno delle chiese. La comunità dei frati di San Bernardino, le organizzazione e i comitati si uniscono “al cordoglio della città per la tragica scomparsa del piccolo Tommaso“. “L’Aquila – viene spiegato in più di una nota – si unisce al lutto della famiglia del bimbo scomparso ed è vicina alle famiglie e ai bambini coinvolti nel tragico incidente. Saranno celebrate oggi nelle due basiliche le sante messe previste da programma, con lo sguardo e la preghiera rivolta a questa vittima innocente di un’assurda fatalità”.
Lutto cittadino e campagna elettorale – A L’Aquila sarà lutto cittadino fino al giorno dei funerali del bambino. Lo ha stabilito con un’ordinanza il sindaco della città, Pierluigi Biondi, “in segno di cordoglio e partecipazione al dolore dei familiari”. Saranno esposte a mezz’asta e listate a lutto le bandiere sugli edifici della pubblica amministrazione. In questo periodo sono vietate “attività ludiche e ricreative e ogni altro accadimento che contrasti” con quello che è accaduto. Stabilita anche la “chiusura delle attività commerciali, artigianali, pubbliche e private, delle imprese, con esclusione dei servizi indispensabili e obbligatori, dalle 9 alle 11 del 19 maggio”. L’ordine emanato dal sindaco invita inoltre “i partecipanti alla competizione elettorale per le consultazioni amministrative e referendarie del 12 giugno 2022 a manifestare il proprio cordoglio tramite la sospensione delle attività di propaganda elettorale nel corso dell’intero periodo del lutto cittadino”.