Il nuovo concept Vision Scénic appena presentato dall’amministratore delegato di Renault, Luca De Meo, in anteprima mondiale al summit ChangeNOW, oltre a rappresentare l’auto del futuro del brand transalpino, vuole essere il manifesto che spiega la mission del gruppo: realizzare autovetture “green”, elettriche entro il 2024 e a idrogeno nel 2030, rispettare l’ambiente fin dalla produzione industriale, raggiungere le “zero emissioni” in Europa entro il 2040 e nel resto del mondo entro il 2050, favorire la sicurezza e l’inclusione sociale.
“Tutti i nostri impegni come azienda non bastano se non li applichiamo fino ai nostri veicoli – ha sottolineato Luca De Meo, durante la presentazione – ecco perché ho chiesto ai team Renault di sviluppare un concept che incarnasse perfettamente la nostra nuova strategia ESG e i suoi 3 pilastri: ambiente, sicurezza ed inclusione. L’abbiamo chiamata Scénic Vision. Scénic, come la nostra iconica “voiture à vivre”, e Vision perché risponde alle nuove attese della gente».
La Scénic Vision è l’incarnazione della Renaulution, fortemente voluta dal manager italiano, e rappresenta la nouvelle vague del brand francese. Ma è anche il risultato di un approfondito esercizio di design e di precise scelte estetiche. Pioneristica e visionaria al tempo stesso, realizzata al 70% con derivati da materiali riciclati, frutto di una scelta consapevole per alimentare l’economia circolare e contribuire così alla decarbonizzazione.
Questo concept svela le forme e lo stile di quella vettura familiare che sarà commercializzata nel 2024. Il design interno è uno studio prospettico dei futuri abitacoli: il pianale è stato composto agglomerando scarti di plastica provenienti da altre fonti, il colore di tutti i tessuti utilizzati nell’abitacolo è del “non colore” bianco, appositamente per evitare l’uso di pigmenti colorati. A bordo anche un filtro per purificare l’aria sia per i passeggeri che per chi si trova a transitare nei pressi delle familiare. Un piccolo impegno a favore della collettività.
Tecnologie, quelle di bordo, che offriranno maggior sicurezza, non solo per tutti gli occupanti dell’abitacolo, ma anche per chi si trova nei pressi della vettura. Una interfaccia con dei sensori avrà il compito di monitorare lo stato del conducente e avrà come mission quella di ridurre gli incidenti del 70%.
Dall’esterno, la Scénic Vision appare un po’ più bassa di un suv un po’ più alta di una berlina, passo lungo e 4 metri e mezzo di lunghezza. La motorizzazione ibrida, al tempo stessa elettrica e a idrogeno, riflette la volontà di trovare risposte a tutti i tipi di utilizzo e rientra in una visione più a lungo termine, che va oltre il 2030.
Quanto alla propulsione, c’è un motore a batteria da 160 kW con tecnologia H2-Tech: sia elettrica che a idrogeno, grazie ad una cella a combustibile da 16kW e a una batteria due volte più leggera a parità di autonomia. A partire dal 2030, quando la rete di stazioni di idrogeno sarà diffusa, sarà possibile percorrere fino a 800 km con una sosta di soli 5 minuti per riempire il serbatoio di carburante.