Galeotto fu un gioco di carte: a Venezia esplode un caso che è già nazionale. Da un blog fino alle aule giudiziarie, tra inchieste sul trasporto pubblico locale e un appello in favore della libertà d’espressione firmato tra gli altri da Beppe Giulietti, presidente della Fnsi (il sindacato dei giornalisti italiani). I protagonisti sono Marco Gasparinetti, avvocato e consigliere comunale a Venezia per la lista civica Terra e Acqua 2020, nonché responsabile del blog del gruppo associativo “25aprile“ – molto attivo in città – e Fabio Sacco, presidente di Alilaguna spa, società di trasporto lagunare che ha ottenuto appalti per servire varie zone della città, tra cui l’aeroporto Marco Polo.
La vicenda – Pochi giorni fa Sacco ha citato in giudizio Gasparinetti chiedendo un risarcimento danni da 150mila euro. Il motivo? Un articolo apparso sul blog del Gruppo25aprile lo scorso 18 ottobre, quando fu inaugurata un’inchiesta a puntate dal tono ironico per sottolineare la “confusione d’interessi” attorno alla figura di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e imprenditore. “Scarseando a Venezia” il titolo del gioco satirico, che riprende un neologismo attribuito allo stesso sindaco (“scarseare”, mettere in tasca, o meglio in scarsela). Soldi, quindi. Interessi e vicende che hanno portato gli attivisti del gruppo a pubblicare venti “coincidenze”, una per ogni lettera dell’alfabeto (con tanto di carte da gioco “personalizzate”), legate al primo cittadino e alla sua rete di attività. La lettera incriminata è la A di Alilaguna: “Sponsor della Reyer (proprietà del sindaco), convention aziendali alla Misericordia (gestita da un’azienda del sindaco), stagionali assunti tramite Umana (fulcro dell’impero economico del sindaco)”. Una “questione etica”, più che un’insinuazione su possibili atti corruttivi, secondo i gestori del blog, che rilevavano anche “gli affidamenti in via diretta di alcuni servizi di trasporto Actv (l’azienda del trasporto pubblico locale, ndr) ad Alilaguna”. Per l’azienda, invece, si tratta di “affermazioni prive di ogni fondamento e gravemente lesive”, motivo per cui ha deciso di ricorrere in Tribunale.
La difesa – Quella di Alilaguna è una “causa-bavaglio” secondo il consigliere citato in giudizio: il suo appello “a difesa del pluralismo e della libertà di espressione” conta già più di mille adesioni. “La pubblicazione contestata, uscita alla vigilia di un Consiglio comunale straordinario chiesto dalle opposizioni proprio su questa confusione d’interessi, voleva essere un nostro contributo al dibattito”, dice a ilfattoquotidiano.it Marco Gasparinetti. “L’obiettivo non era attaccare una singola azienda, ma far notare che a Venezia molte aziende si sentono in obbligo di portare soldi nelle aziende del sindaco, un Berlusconi formato bonsai, per fare o continuare a fare buoni affari”. Esempi? “Gli sponsor della Reyer (la squadra di basket veneziana, ndr) in qualche modo hanno dei benefici, come nel caso di Alilaguna, che ha ottenuto affidamenti in via diretta di alcune linee senza nemmeno un bando di gara: quest’anno ci sono stati ma almeno fino al 2019 no”.
La causa – Secondo Gasparinetti il caso poteva considerarsi “già chiuso con il Consiglio comunale straordinario”. Eppure è arrivata la richiesta di risarcimento danni. “Anziché esercitare il diritto di replica, come peraltro gli veniva consigliato all’inizio del post (proprio “per evitare azioni temerarie oltre che infondate”, ndr), Alilaguna ha aspettato sette mesi per citarmi in giudizio come responsabile del blog. Se l’obiettivo fosse stato ristabilire la verità dei fatti avremmo pubblicato immediatamente la replica”. Invece? “Mi accusano di un delitto d’opinione, perché l’atto di citazione non smentisce uno solo dei fatti, bensì le opinioni che ci siamo formati. E la causa civile è quello che i britannici chiamano slap, uno schiaffone per farti stare zitto”. Di stare zitto, però, il capogruppo di Terra e Acqua 2020 non ha intenzione. “L’offerta di diritto di replica sul blog è ancora valida, ma io non mi fermerò sicuramente. Ho totale fiducia che la causa si risolva positivamente perché siamo nel giusto”. E contesta anche la quantificazione del danno. “Anche se fosse fondata, e non lo è, la richiesta di 150mila euro è abnorme per una pagina di un blog che ha totalizzato 1.800 visite”.
L’appello – A far notizia però è anche il successo dell’appello pubblicato dal Gruppo25aprile e dal gruppo consiliare Terra e Acqua, che conta già oltre mille firmatari: in primis senatori, consiglieri regionali, comunali e politici di vari schieramenti, ma anche giornalisti, avvocati, sindacalisti, medici, registi e scrittori. “Una risposta straordinaria, la città si sta stringendo attorno alla bandiera della libertà d’espressione, non mia o del Gruppo25aprile ma in generale”, commenta Gasparinetti, che parla anche di “migliaia di euro già raccolti” nel crowdfunding per pagare le spese legali. Sul quotidiano Domani, in un commento dal titolo “Difendiamo la democrazia a Venezia”, Gianfranco Bettin ha espresso solidarietà, ricordando le querele ricevute dai giornalisti del quotidiano stesso dopo la pubblicazione di alcune inchieste “sui conflitti d’interesse” nella città lagunare.
La replica – Questo il commento rilasciato a ilfattoquotidiano.it da Fabio Sacco, presidente di Alilaguna spa: “Forse varrebbe la pena leggere le carte per capire come le frasi pronunciate in più occasioni dal consigliere Gasparinetti (che, essendo oltretutto avvocato, ha certamente chiaro il peso delle parole che scrive) siano affermazioni prive di ogni fondamento e lesive della reputazione di Alilaguna e del sottoscritto. Nessun intento, ci mancherebbe, di limitare la “libertà di espressione”, però non si può rimanere inerti di fronte ad affermazioni gravemente lesive. Ricordo che qualche anno fa – prosegue Sacco – lo stesso consigliere Gasparinetti non ha esitato, sentendosi diffamato, a querelare un suo collega giornalista, allora consigliere (Maurizio Crovato, ndr)”.
Cronaca
Venezia, la società di trasporto pubblico chiede 150mila euro a un blog locale: aveva scritto dei suoi rapporti economici col sindaco Brugnaro
Il blog del gruppo associativo "25aprile", gestito dal consigliere comunale Marco Gasparinetti, aveva ricordato gli intrecci di Alilaguna (che ha ottenuto appalti per servire varie zone della città) con le società del primo cittadino. Pochi giorni fa è arrivata la richiesta di danni: "Mi accusano di un delitto d'opinione, senza smentire un solo fatto", attacca Gasparinetti. La replica del patron della società: "Sue affermazioni prive di ogni fondamento e lesive della reputazione"
Galeotto fu un gioco di carte: a Venezia esplode un caso che è già nazionale. Da un blog fino alle aule giudiziarie, tra inchieste sul trasporto pubblico locale e un appello in favore della libertà d’espressione firmato tra gli altri da Beppe Giulietti, presidente della Fnsi (il sindacato dei giornalisti italiani). I protagonisti sono Marco Gasparinetti, avvocato e consigliere comunale a Venezia per la lista civica Terra e Acqua 2020, nonché responsabile del blog del gruppo associativo “25aprile“ – molto attivo in città – e Fabio Sacco, presidente di Alilaguna spa, società di trasporto lagunare che ha ottenuto appalti per servire varie zone della città, tra cui l’aeroporto Marco Polo.
La vicenda – Pochi giorni fa Sacco ha citato in giudizio Gasparinetti chiedendo un risarcimento danni da 150mila euro. Il motivo? Un articolo apparso sul blog del Gruppo25aprile lo scorso 18 ottobre, quando fu inaugurata un’inchiesta a puntate dal tono ironico per sottolineare la “confusione d’interessi” attorno alla figura di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e imprenditore. “Scarseando a Venezia” il titolo del gioco satirico, che riprende un neologismo attribuito allo stesso sindaco (“scarseare”, mettere in tasca, o meglio in scarsela). Soldi, quindi. Interessi e vicende che hanno portato gli attivisti del gruppo a pubblicare venti “coincidenze”, una per ogni lettera dell’alfabeto (con tanto di carte da gioco “personalizzate”), legate al primo cittadino e alla sua rete di attività. La lettera incriminata è la A di Alilaguna: “Sponsor della Reyer (proprietà del sindaco), convention aziendali alla Misericordia (gestita da un’azienda del sindaco), stagionali assunti tramite Umana (fulcro dell’impero economico del sindaco)”. Una “questione etica”, più che un’insinuazione su possibili atti corruttivi, secondo i gestori del blog, che rilevavano anche “gli affidamenti in via diretta di alcuni servizi di trasporto Actv (l’azienda del trasporto pubblico locale, ndr) ad Alilaguna”. Per l’azienda, invece, si tratta di “affermazioni prive di ogni fondamento e gravemente lesive”, motivo per cui ha deciso di ricorrere in Tribunale.
La difesa – Quella di Alilaguna è una “causa-bavaglio” secondo il consigliere citato in giudizio: il suo appello “a difesa del pluralismo e della libertà di espressione” conta già più di mille adesioni. “La pubblicazione contestata, uscita alla vigilia di un Consiglio comunale straordinario chiesto dalle opposizioni proprio su questa confusione d’interessi, voleva essere un nostro contributo al dibattito”, dice a ilfattoquotidiano.it Marco Gasparinetti. “L’obiettivo non era attaccare una singola azienda, ma far notare che a Venezia molte aziende si sentono in obbligo di portare soldi nelle aziende del sindaco, un Berlusconi formato bonsai, per fare o continuare a fare buoni affari”. Esempi? “Gli sponsor della Reyer (la squadra di basket veneziana, ndr) in qualche modo hanno dei benefici, come nel caso di Alilaguna, che ha ottenuto affidamenti in via diretta di alcune linee senza nemmeno un bando di gara: quest’anno ci sono stati ma almeno fino al 2019 no”.
La causa – Secondo Gasparinetti il caso poteva considerarsi “già chiuso con il Consiglio comunale straordinario”. Eppure è arrivata la richiesta di risarcimento danni. “Anziché esercitare il diritto di replica, come peraltro gli veniva consigliato all’inizio del post (proprio “per evitare azioni temerarie oltre che infondate”, ndr), Alilaguna ha aspettato sette mesi per citarmi in giudizio come responsabile del blog. Se l’obiettivo fosse stato ristabilire la verità dei fatti avremmo pubblicato immediatamente la replica”. Invece? “Mi accusano di un delitto d’opinione, perché l’atto di citazione non smentisce uno solo dei fatti, bensì le opinioni che ci siamo formati. E la causa civile è quello che i britannici chiamano slap, uno schiaffone per farti stare zitto”. Di stare zitto, però, il capogruppo di Terra e Acqua 2020 non ha intenzione. “L’offerta di diritto di replica sul blog è ancora valida, ma io non mi fermerò sicuramente. Ho totale fiducia che la causa si risolva positivamente perché siamo nel giusto”. E contesta anche la quantificazione del danno. “Anche se fosse fondata, e non lo è, la richiesta di 150mila euro è abnorme per una pagina di un blog che ha totalizzato 1.800 visite”.
L’appello – A far notizia però è anche il successo dell’appello pubblicato dal Gruppo25aprile e dal gruppo consiliare Terra e Acqua, che conta già oltre mille firmatari: in primis senatori, consiglieri regionali, comunali e politici di vari schieramenti, ma anche giornalisti, avvocati, sindacalisti, medici, registi e scrittori. “Una risposta straordinaria, la città si sta stringendo attorno alla bandiera della libertà d’espressione, non mia o del Gruppo25aprile ma in generale”, commenta Gasparinetti, che parla anche di “migliaia di euro già raccolti” nel crowdfunding per pagare le spese legali. Sul quotidiano Domani, in un commento dal titolo “Difendiamo la democrazia a Venezia”, Gianfranco Bettin ha espresso solidarietà, ricordando le querele ricevute dai giornalisti del quotidiano stesso dopo la pubblicazione di alcune inchieste “sui conflitti d’interesse” nella città lagunare.
La replica – Questo il commento rilasciato a ilfattoquotidiano.it da Fabio Sacco, presidente di Alilaguna spa: “Forse varrebbe la pena leggere le carte per capire come le frasi pronunciate in più occasioni dal consigliere Gasparinetti (che, essendo oltretutto avvocato, ha certamente chiaro il peso delle parole che scrive) siano affermazioni prive di ogni fondamento e lesive della reputazione di Alilaguna e del sottoscritto. Nessun intento, ci mancherebbe, di limitare la “libertà di espressione”, però non si può rimanere inerti di fronte ad affermazioni gravemente lesive. Ricordo che qualche anno fa – prosegue Sacco – lo stesso consigliere Gasparinetti non ha esitato, sentendosi diffamato, a querelare un suo collega giornalista, allora consigliere (Maurizio Crovato, ndr)”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".