Il 20 maggio del 2012 (e ancora nove giorni dopo) scosse di terremoto sconvolgono le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. In tutto ci saranno 27 vittime, e 45mila persone coinvolte. A distanza quasi dieci anni, il 21 gennaio 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per dotare l’Italia di un Codice della ricostruzione. Ma, passati quattro mesi, il testo non è ancora arrivato in Parlamento. Lo denuncia ActionAid sottolineando che, così, gli sforzi positivi compiuti sino ad ora rischiano di essere vanificati. Il testo è infatti fermo in attesa di parere della Conferenza Stato-Regioni. Senza questo passaggio formale il disegno di legge delega non può ritornare presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che dovrà recepire eventuali indicazioni prima di poterlo pubblicare in Gazzetta Ufficiale.
“L’impasse legislativa sul testo di legge delega rende impossibile conoscerne i contenuti e dunque avviare un dibattito pubblico su di essi o partecipare alle discussioni parlamentari. Oggi ricorre il decennale del terremoto in Emilia ma la storia del nostro Paese, con il susseguirsi di scosse lungo tutta la penisola, rende evidente quanto sia necessario e non rinviabile avere un unico insieme di norme che disciplinino le fasi della ricostruzione post evento sismico e che garantiscano equità, celerità, centralità delle persone colpite e dei territori impattati. Solo con un quadro di regole codificate si potrà infatti individuare un modello da seguire a garanzia dei diritti della popolazione coinvolta e contro le disuguaglianze tra persone e luoghi”, fa sapere Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid Italia.
Ecco perché l’organizzazione umanitaria, in occasione dei dieci anni dal sisma, ha deciso di lanciare un tweet bombing indirizzato alla Ministra per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, al Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome nonché del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e alla Presidenza del Consiglio dei ministri per chiedere di sbloccare l’iter legislativo del Codice della Ricostruzione a nome della campagna #Sicuriperdavvero. Quest’ultima è stata lanciata nel 2019 e ha coinvolto oltre 400 persone e realtà di diverso tipo intorno all’urgenza di “avviare un dibattito pubblico, partecipato e ampio, sulle politiche di prevenzione e di ricostruzione in Italia”. Il Tweet Bombing è un’operazione che consiste nel pubblicare in poco tempo un gran numero di tweet su un determinato argomento o contenenti un determinato hashtag o più di uno, in modo da far arrivare tanti tweet ai soggetti indicati con un tag o far entrare gli # tra i trending topic più discussi della giornata. È considerato una forma di partecipazione e attivismo digitale.
ActionAid segnala che sono 737 i comuni a più elevato rischio sismico. Un pericolo che, da nord a sud, coinvolge l’Italia intera: gli ultimi esempi sono le scosse registrate in Toscana e in Molise. “Da oltre dieci anni siamo impegnati nelle aree colpite dai recenti terremoti”, spiega l’organizzazione in una nota. “Nelle zone dell’Emilia colpite dal sisma del 2012 abbiamo attivato laboratori per il monitoraggio civico della ricostruzione delle scuole e contribuito al monitoraggio degli appalti e dello stato di avanzamento dei 14 interventi di ricostruzione pubblica cofinanziati dall’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (Acri)”.
Cronaca
Dieci anni fa il terremoto in Emilia: “La legge sul codice per la ricostruzione c’è, ma è ferma. Un tweet bombing per sbloccarla”
Lo propone ActionAid, che ricorda come il documento sia stato approvato il 21 gennaio 2022 dal Consiglio dei ministri. Da allora però è in attesa del parere della Conferenza Stato-Regioni: "L’impasse legislativa sul testo di legge delega rende impossibile conoscerne i contenuti e dunque avviare un dibattito pubblico su di essi o partecipare alle discussioni parlamentari. È necessario e non rinviabile avere un unico insieme di norme"
Il 20 maggio del 2012 (e ancora nove giorni dopo) scosse di terremoto sconvolgono le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. In tutto ci saranno 27 vittime, e 45mila persone coinvolte. A distanza quasi dieci anni, il 21 gennaio 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per dotare l’Italia di un Codice della ricostruzione. Ma, passati quattro mesi, il testo non è ancora arrivato in Parlamento. Lo denuncia ActionAid sottolineando che, così, gli sforzi positivi compiuti sino ad ora rischiano di essere vanificati. Il testo è infatti fermo in attesa di parere della Conferenza Stato-Regioni. Senza questo passaggio formale il disegno di legge delega non può ritornare presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che dovrà recepire eventuali indicazioni prima di poterlo pubblicare in Gazzetta Ufficiale.
“L’impasse legislativa sul testo di legge delega rende impossibile conoscerne i contenuti e dunque avviare un dibattito pubblico su di essi o partecipare alle discussioni parlamentari. Oggi ricorre il decennale del terremoto in Emilia ma la storia del nostro Paese, con il susseguirsi di scosse lungo tutta la penisola, rende evidente quanto sia necessario e non rinviabile avere un unico insieme di norme che disciplinino le fasi della ricostruzione post evento sismico e che garantiscano equità, celerità, centralità delle persone colpite e dei territori impattati. Solo con un quadro di regole codificate si potrà infatti individuare un modello da seguire a garanzia dei diritti della popolazione coinvolta e contro le disuguaglianze tra persone e luoghi”, fa sapere Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid Italia.
Ecco perché l’organizzazione umanitaria, in occasione dei dieci anni dal sisma, ha deciso di lanciare un tweet bombing indirizzato alla Ministra per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, al Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome nonché del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e alla Presidenza del Consiglio dei ministri per chiedere di sbloccare l’iter legislativo del Codice della Ricostruzione a nome della campagna #Sicuriperdavvero. Quest’ultima è stata lanciata nel 2019 e ha coinvolto oltre 400 persone e realtà di diverso tipo intorno all’urgenza di “avviare un dibattito pubblico, partecipato e ampio, sulle politiche di prevenzione e di ricostruzione in Italia”. Il Tweet Bombing è un’operazione che consiste nel pubblicare in poco tempo un gran numero di tweet su un determinato argomento o contenenti un determinato hashtag o più di uno, in modo da far arrivare tanti tweet ai soggetti indicati con un tag o far entrare gli # tra i trending topic più discussi della giornata. È considerato una forma di partecipazione e attivismo digitale.
ActionAid segnala che sono 737 i comuni a più elevato rischio sismico. Un pericolo che, da nord a sud, coinvolge l’Italia intera: gli ultimi esempi sono le scosse registrate in Toscana e in Molise. “Da oltre dieci anni siamo impegnati nelle aree colpite dai recenti terremoti”, spiega l’organizzazione in una nota. “Nelle zone dell’Emilia colpite dal sisma del 2012 abbiamo attivato laboratori per il monitoraggio civico della ricostruzione delle scuole e contribuito al monitoraggio degli appalti e dello stato di avanzamento dei 14 interventi di ricostruzione pubblica cofinanziati dall’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (Acri)”.
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Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.