Attualità

Gianfranco Vissani: “Barbara Bouchet mi disse di prendere suo figlio Alessandro Borghese nel mio ristorante”

A MowMag, il cuoco ha rivelato che tempo fa l'attrice lo contattò per "raccomandare" il figlio nel suo ristorante di Baschi, in provincia di Terni. E poi, commentando la recente polemica che ha coinvolto Borghese per le sue dichiarazioni sui giovani che non sono più disposti a fare sacrifici per lavorare nella ristorazione, ha detto: "Io li faccio lavorare tre giorni a settimana e li pago 1300 euro al mese"

“Entrambi i miei figli sono stati cresciuti con l’insegnamento di cavarsela da soli, senza aiuti finanziari da parte mia”. Così diceva tempo fa in un’intervista Barbara Bouchet, la madre del noto chef Alessandro Borghese. Ora, però, Gianfranco Vissani racconta un’altra verità: a MowMag, il cuoco ha rivelato che in realtà tempo fa l’attrice lo contattò per “raccomandare” il figlio nel suo ristorante di Baschi, in provincia di Terni: “Conosco la mamma di Alessandro, Barbara Bouchet. Lei mi contattò per prendere il figlio nel mio ristorante. Come anche Angela dei Ricchi e poveri. Da me però per venire a imparare bisogna pagare e loro volevano mandarmeli gratis, ma porca… (imprecazione) gli ho risposto. E alla fine non sono venuti”.

Quindi Vissani ha commentato anche la recente polemica che ha coinvolto Borghese per le sue dichiarazioni sui giovani che non sono più disposti a fare sacrifici per lavorare nella ristorazione: “Alessandro è un bravo ragazzo. Ha ragione quando dice certe cose. Perché i ristoranti sono dei negrieri. Io però li faccio lavorare tre giorni a settimana e li pago 1300 euro al mese, sono ben pagati, no? Gli altri giorni giorni sto chiuso perché non abbiamo clienti, tra Covid e guerra in Ucraina. Io ho 25 dipendenti e mi tocca pagarli tutti. Con gli eventi si riesce a resistere, tra poco ne ho due, uno a Roma e uno a New York, ma non credete che sia facile. Io pagavo di bolletta della luce 3500 euro, adesso è arrivata a 12mila euro al mese. Come ca**o facciamo? E non parliamo del gas. È un gioco che non regge più. Poi mio figlio passa e chiude tutto, ma che ca**o chiudi? Andremo avanti con le candele? Questo è un paese nel quale dopo il Superbonus del 110% tutti gli imprenditori sono nei guai perché non sanno alla fine chi paga. Ma si può andare avanti così?”, ha concluso lo chef.