Il giovane, secondo gli accertamenti effettuati dai carabinieri, era impiegato con un Pcto (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) in una carrozzeria: nel pomeriggio si è verificato un ritorno di fiamma che ha colpito lui e un altro uomo
Un gravissimo incidente sul lavoro è accaduto nel pomeriggio in una carrozzeria di Merano, in provincia di Bolzano. Uno studente diciassettenne, che secondo gli accertamenti effettuati dai carabinieri era impiegato nell’alternanza scuola-lavoro, è rimasto ustionato assieme a un altro uomo di 36 anni all’interno di un’officina. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale “San Maurizio” nel capoluogo altoatesino. Vista la gravità delle condizioni, il più giovane è poi stato trasferito nel centro ustionati di Murnau, in Baviera. Le sue condizioni appaiono molto gravi: non solo è in prognosi riservata, ma in pericolo di vita.
L’incidente è accaduto attorno alle 15. I carabinieri del nucleo radiomobile sono stati allertati e hanno raggiunto l’officina che si trova in via Zuegg a Merano. Per cause in corso di accertamento, si è verificato un ritorno di fiamma da un’apparecchiatura. Pare che il giovane stesse utilizzando delle sostanze chimiche per effettuare una pulizia e che il contatto con una strumentazione alimentata a energia elettrica abbia innescato le fiamme. Sul posto si sono recate alcune ambulanze del 118 per prestare i primi soccorsi e trasportare i feriti in ospedale. I carabinieri della stazione di Merano hanno informato la Procura della Repubblica e l’Ispettorato del lavoro della Provincia autonoma di Bolzano. La zona è stata isolata, per consentire gli accertamenti.
L’incidente ripropone il tema della sicurezza per i ragazzi che effettuano periodi di prova in parallelo alla frequentazione di una scuola tecnica. Il 17enne, infatti, era impiegato con un Pcto, Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Il 21 gennaio scorso un analogo incidente aveva avuto come vittima un altro studente all’ultimo giorno di stage in fabbrica. Si trattava di un allievo dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine, Lorenzo Parelli, di Morsano di Castions di Strada. Era stato travolto e ucciso da una putrella in ferro. Aveva 18 anni ed era impiegato temporaneamente alla Burimec di Pavia di Udine, per un percorso di addestramento professionale duale.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alcuni mesi dopo, aveva incontrato i genitori e la sorella del ragazzo. Durante il discorso di insediamento per il secondo mandato presidenziale, parlando di sicurezza sul lavoro aveva ammonito: “Mai più tragedie come quella del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto scuola–lavoro”. Per la festa del Primo Maggio aveva ripetuto: “La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, una necessità, assicurarla un dovere inderogabile”.