Si chiamerà Iride, e il rimando va subito allo sguardo. Questo il nome della costellazione satellitare italiana annunciata da Samantha Cristoforetti durante un collegamento dalla Iss. Iride sarà realizzata in Italia e completata entro cinque anni con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea, dell’Agenzia Spaziale Italiana e grazie ai fondi del Pnrr. Osservare la Terra dallo spazio, mica cosa da poco. Anche perché utile, utilissima per tenere d’occhio la qualità dell’aria, il dissesto idrogeologico, la condizione dei ghiacciaia e tanto altro che necessità di cura, attenzione, interventi subito. “Roberto Vittori ed io abbiamo scelto il nome ‘Iride‘ per la nuova costellazione italiana di Osservazione Terra“, ha detto l’astronauta italiana dell’Esa nel corso del suo primo collegamento in diretta dalla Iss con il quartier generale dell’Asi. Il nome è stato scelto tra le proposte di 600 scuole. E Cristoforetti ora punta alla Luna. Non mi sono mai addestrata per fare una missione per la stazione in orbita lunare, sul Gateway, che realizzerà una nuova missione sulla Luna ma, nella fase di attesa fra la mia ultima missione spaziale e questa in corso, ho partecipato alla fase di sviluppo del modulo europeo International Habitat che è in fase avanzata di sviluppo in Italia, a Torino”. In realtà “nessuno al momento si addestra per questa specifica missione – ha detto Cristoforetti – ma c’è un accordo per avere 3 astronauti europei per missioni in orbita cislunare sul Gateway” ed i voli “probabilmente saranno nella seconda metà di questo decennio e sicuramente anche per me è una possibilità“. Obiettivo, quindi, l’orbita cislunare.