Le truppe israeliane hanno sparato e ucciso con 11 colpi un diciasettenne palestinese. Il ragazzo è stato freddato durante una nuova irruzione delle forze armate nel campo di rifugiati di Jenin in Cisgiordania, lo stesso in cui lo scorso11 maggio è stata uccisa con un colpo alla testa la reporter di al Jazeera Shireen Abu Akleh. La vittima si chiamava Amjad al-Fayyed. Un altro 18enne palestinese è stato colpito e versa in gravi condizioni.
L’ingresso dell’esercito ha provocato una sommossa degli abitanti. Le forze armate di Israele hanno affermato che i palestinesi hanno a loro volta sparato e lanciato bombe incendiarie contro di loro. “I soldati hanno quindi risposto con il fuoco contro i sospetti”, hanno detto i militari. Al momento non è chiaro se il giovane ucciso ne facesse parte. Tuttavia il gruppo palestinese della Jihad islamica ha descritto l’adolescente come uno dei suoi membri e ha affermato che aveva preso parte alla lotta contro i soldati israeliani. Le foto circolate sui social lo mostravano con in mano un fucile. Centro di gruppi armati palestinesi, l’area di Jenin è stata più volte perquisita dalle forze israeliane dopo un’ondata di attacchi alla fine di marzo con molti degli autori che provenivano dal campo profughi. Dall’inizio del 2022 sono stati uccisi 46 palestinesi di cui 20 nel capo di Jenin. Da marzo, palestinesi e membri della minoranza araba israeliana hanno ucciso 18 persone, tra civili ed agenti di polizia in Israele e in Cisgiordania.