“Sono solo dei vigliacchi”. È stato Luigi Di Maio il primo a intervenire in solidarietà dello steward 22enne insultato con cori razzisti dai tifosi della Lazio. Il ragazzo, presente allo Stadio Olimpico durante la partita contro il Verona di domenica 22 maggio, è stato costretto ad allontanarsi da bordo campo, senza che nessuno dei tifosi intorno intervenisse in sua difesa. “C’è chi lo chiama tifo e li definisce tifosi”, ha scritto il ministro degli Esteri su Facebook ieri sera. “No, gli autori di questi insulti razzisti sono solo vigliacchi. Vigliacchi, ecco cosa siete. In Italia non c’è spazio per queste discriminazioni e per quest’odio. Non è tollerabile alcuna forma di razzismo, serve la ferma condanna di tutti, senza esitazioni. Massima solidarietà. Lo sport, il calcio, è un’altra cosa!”.

Alla condanna però, finora, si è unita solo la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti che, su Twitter, ha chiesto punizioni per i colpevoli. “Tutta la mia solidarietà al ragazzo colpito da insulti razzisti all’Olimpico”, ha scritto su Twitter, “e costretto a spostarsi in un altro settore. Oltre a un rapido accertamento dei responsabili mi aspetto che d’ora in poi ad essere subito allontanati e penalizzati siano i colpevoli, non certo le vittime“.

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