Prima di avventurarsi in una compravendita, è sempre bene assicurarsi che l’abitazione sia a norma. Ecco cosa è la conformità catastale e come richiederla.
In procinto di comprare casa? Prima di avventurarsi in una compravendita, è sempre bene assicurarsi che l’abitazione sia a norma.
Come fare? Nel dubbio, è opportuno affidarsi a un esperto: un agente immobiliare o un tecnico abilitato (come un geometra). Obiettivo, assicurarsi della regolarità catastale.
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Quando si parla di “conformità” della casa si fa riferimento a:
Tutte le variazioni andrebbero segnalate al Catasto; se così non fosse, le spese per la correzione sarebbero da imputare al venditore.
Per il catasto, esiste un iter on line che si può esperire con l’Agenzia delle Entrate per accedere e sistemare alcuni dati.
Alcuni dati si possono correggere anche da remoto, come l’intestazione del proprietario, i dati identificativi dell’immobile (foglio, particella, subalterno). Occorre, poi, avere a portata di mano dei documenti, come il rogito d’acquisto, per “certificare” i dati che si stanno inserendo.
I dati di conformità sono necessari già a livello di preliminare di vendita di un immobile.
Il documento, infatti, deve contenere:
L’attestazione della regolarità dell’immobile deve avvenire al momento del contratto definitivo, ossia il rogito notarile.
La pratica di aggiornamento di una planimetria catastale comporta una spesa. Di solito, il costo del tecnico incaricato è intorno a 150-250 euro, a seconda delle zone d’Italia.
Nel caso in cui ci si trovi dinanzi all’esigenza di sanare un abuso edilizio, occorre considerare anche il costo del professionista, più la sanzione per la mancata comunicazione della Scia o della Cila.
L’abuso, quindi, potrebbe comportare l’esborso di alcune migliaia di euro.