Il dissidente russo Alexei Navalny perde il suo ricorso in appello: è stata confermata infatti la sua condanna a nove anni di reclusione. Lo ha fatto saper Oleg Kozlovsky, ricercatore per la Russia di Amnesty International, su Twitter. La condanna diventa perciò effettiva e Navalny “sarà trasferito in una colonia penale a regime rigoroso. Non solo affronterà condizioni ancora più dure lì, ma avrà anche meno visite familiari”, sottolinea Kozlovsky.
Moscow City Court has just upheld the 9-year sentence for Alexey Navalny. It enters force, and he will be transferred to a strict regime penal colony. Not only will he face even harsher conditions there, but he will also have fewer family visits.
— Oleg Kozlovsky (@kozlovsky_en) May 24, 2022
Il leader dell’opposizione anti-Putin era già stato condannato dal tribunale Lefortovo di Mosca due mesi fa. Era stato lo ha giudicato colpevole di “frode su larga scala”. L’udienza si era tenuta nel carcere di Pokrov, una colonia carceraria a est di Mosca, dove Navalny è appunto già detenuto da circa un anno per altre accuse. Era attesa la decisione in sede di appello. Poco dopo la sentenza di marzo la polizia russa aveva arrestato i due avvocati dell’oppositore. Il 45enne, il cui fratello Oleg è stato condannato a un anno di reclusione perché secondo le autorità russe aveva “violato le regole di sorveglianza“, aveva commentato: “Putin ha paura della verità”. È stato anche considerato colpevole di oltraggio alla Corte e il giudice ha stabilito che dovrà pagare una multa di 1,2 milioni di rubli.
Navalny, presente in aula al processo di appello, ha attaccato il leader del Cremlino: “Quella in Ucraina è una guerra costruita sulle bugie. Un folle ha affondato i suoi artigli nel Paese e non so cosa voglia farne, quel ladro pazzo”. Navalny sta già scontando una condanna a due anni e mezzo, dopo essere stato arrestato all’aeroporto di Mosca nel gennaio 2021. Allora rientrava dalla Germania, dove era stato curato in seguito all’avvelenamento con l’agente nervino Novichok avvenuto in Siberia nell’agosto 2020. La nuova condanna comporta il suo trasferimento in un altro centro di detenzione, con un regime più severo. Le accuse di frode, in quello che viene considerato un processo politico, riguardano la gestione del Fondo anticorruzione, l’organizzazione fondata da Navalny, ora messa al bando come “estremista”. Il carcere dove sarà trasferito Navalny “è noto perché i detenuti sono torturati e assassinati”, ha dichiarato la portavoce di Navalny, Kira Yarmish, aggiungendo che Putin vuole mantenere in carcere il più possibile il dissidente. “L’obiettivo del mondo intero è di assicurarsi che Putin sia rovesciato al più presto”, ha detto su Twitter.
“La mia nuova condanna non è ancora entrata in vigore, ma ho sentito voci che sarò trasferito nella colonia ad alta sicurezza di Melekhovo, dove levano le unghie ai prigionieri“, aveva scritto Navalny su Twitter ai primi di maggio. “Bene, almeno avrò una scusa per usare questo emojy trendy”, aveva aggiunto ironicamente, mostrando l’icona per chi si dipinge le unghie.