Il cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana. Come previsto alla vigilia dell’assemblea generale della Cei, il porporato è stato eletto come primo della terna dalla quale Papa Francesco ha scelto il successore del cardinale Gualtiero Bassetti che ha lasciato l’incarico al termine del mandato quinquennale. Alla prova delle votazioni, la candidatura del cardinale Zuppi è apparsa subito molto forte. Le preferenze per lui sono state 61, mentre al secondo posto con 45 voti si è attestato monsignor Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi. Terzo con 36 preferenze il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.
Castellucci si è subito ritirato anche perché, proprio alla vigilia delle votazioni, aprendo l’assemblea generale della Cei, il Papa aveva bocciato la sua candidatura per la presidenza: “So che è un bravo vescovo e che è il candidato di Bassetti, ma io preferisco un cardinale”. Alla seconda votazione Zuppi ha ottenuto 108 voti, quando la maggioranza richiesta era 107, risultando il primo eletto della terna. Lojudice ha avuto 41 preferenze e monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, 21 voti. Per la definizione del secondo posto della terna, è stato necessario il ballottaggio tra Lojudice e Raspanti con la vittoria del cardinale. Al terzo posto della terna è stato eletto, invece, il vescovo di Acireale.
Il cardinale Zuppi, figura di spicco della Comunità di Sant’Egidio fondata da Andrea Riccardi, è un autentico prete di strada, da sempre vicino ai poveri, uomo di mediazione e di pace, personalità molto autorevole e con sensibilità pastorali affini a quelle di Bergoglio. È nato a Roma l’11 ottobre 1955. È entrato nel Seminario di Palestrina e ha seguito i corsi di preparazione al sacerdozio all’Università Lateranense dove ha conseguito il baccellierato in teologia. Si è laureato, inoltre, in lettere e filosofia all’Università di Roma con una tesi in storia del cristianesimo. È stato ordinato presbitero per la diocesi di Palestrina il 9 maggio 1981 e incardinato a Roma il 15 novembre 1988 dall’allora cardinale vicario Ugo Poletti. Nel 2006 è stato insignito del titolo di cappellano di Sua Santità.
Ha svolto numerosi incarichi pastorali: rettore della Chiesa di Santa Croce alla Lungara dal 1983 al 2012; membro del Consiglio presbiterale dal 1995 al 2012; viceparroco di Santa Maria in Trastevere dal 1981 al 2000; dal 2000 al 2010 ne è divenuto parroco; dal 2005 al 2010 prefetto della III Prefettura di Roma; dal 2000 al 2012 assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio; dal 2010 al 2012 parroco dei SS. Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela e dal 2011 al 2012 prefetto della XVII Prefettura di Roma. Il 31 gennaio 2012 è stato nominato da Benedetto XVI vescovo ausiliare di Roma e ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 aprile successivo dall’allora cardinale vicario Agostino Vallini. Il 27 ottobre 2015 Francesco lo ha nominato arcivescovo di Bologna, dove è subentrato al cardinale Carlo Caffarra, e nel concistoro del 5 ottobre 2019 gli ha imposto la berretta rossa.