Via libera definitivo della Camera al provvedimento a prima firma Baroni (Alternativa) con relatore Provenza (M5s). Su modello dei sistemi già in atto all'estero (ad esempio gli Usa), ora anche in Italia si potranno monitorare i legami di interesse (regalie, remunerazioni, accordi). Previste sanzioni fino a 50mila euro
Il Parlamento ha approvato definitivamente il “Sunshine act” italiano, la legge in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici e i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. Il testo prende a modello sistemi già presenti all’estero (negli Usa il Sunshine act era stato approvato nel 2010) e l’ultimo via libera è arrivato in commissione Affari sociali che si è espressa in sede legislativa. Il primo firmatario era il deputato di Alternativa Massimo Enrico Baroni, mentre relatore il collega M5s Nicola Provenza. Il provvedimento permetterà di monitorare i legami di interesse esistenti tra circa 290mila aziende che operano nel settore sanitario e più di un milione di operatori della salute, oltre i vertici amministrativi dei settori sanitari. Sono state anche istituite sanzioni fino a 50mila euro per chi non dichiarerà le erogazioni.
“L’obiettivo”, ha commentato Baroni, “è attuare la trasparenza e prevenire processi distorsivi, attraverso l’obbligo di dichiarazione su un sito internet del governo, consultabile da tutti i cittadini come registro pubblico telematico, in distinte sezioni, che presenteranno tutti i dati risultanti da regalie, remunerazioni, accordi che l’industria sanitaria sarà obbligata a dichiarare, concernenti gli accordi che comportano benefici per chi opera nella sanità”. L’obbligo di dichiarazione di un legame di interesse “sarà esclusivamente in capo all’azienda, mentre l’operatore sanitario non avrà alcun tipo di adempimento”. Inoltre, “il sistema delle comunicazioni sarà sottoposto a vigilanza e ad un regime sanzionatorio con multe salate per le multinazionali che in caso di omessa dichiarazione, saranno di venti volte l’importo dell’erogazione alla quale si riferisce l’omissione. La legge include i decisori amministrativi, coloro che si occupano a qualsiasi titolo degli appalti in sanità”. Quindi Baroni ha concluso: “Grazie a questa legge potremo conoscere le relazioni di vantaggio dei key Opinion Leader della Sanità Italiana prevenendo il degrado dell’azione amministrativa nel settore sanitario”.
Per il deputato M5s Provenza “si tratta di un provvedimento che potrà contribuire ad aumentare la fiducia dei cittadini nella scienza e nella medicina, oltre che dare un impulso importante per rendere più indipendenti gli studi scientifici”. La legge non si limita a istituire il registro telematico, ma, come già avviene in altri ambiti della Pubblica amministrazione, è stato introdotto il whistleblowing, “ossia la possibilità di segnalare dall’interno, con adeguate tutele, le condotte poste in essere in violazione del provvedimento all’esame”, specifica Provenza. Si tratta conclude il deputato, “di uno strumento prezioso per rinsaldare l’alleanza tra i cittadini e il Sistema sanitario nazionale e per rimuovere quelle sacche di opacità che purtroppo caratterizzano anche il mondo della sanità”.