Nessuna fornitura di tank o aerei da parte dei Paesi Nato per evitare un conflitto su larga scala con la Russia. Secondo le rivelazioni dell’agenzia Dpa, che cita fonti diplomatiche dell’Alleanza Atlantica, i Paesi del Patto hanno raggiunto un accordo informale per non inviare a Kiev sistemi d’arma che potessero essere interpretati da Mosca come mezzi offensivi che, così, avrebbero coinvolto i 30 Stati membri direttamente nel conflitto armato. Secondo le fonti, l’intesa è stata rispettata anche per il timore i che in caso di rappresaglia russa non vi sarebbe stato il pieno sostegno da parte dei membri dell’Alleanza.
Per questo la Polonia in marzo non ha fornito i suoi Mig 29 all’esercito di Volodymyr Zelensky. Finora i membri della Nato non hanno fornito tank di tipo occidentale o aerei caccia. Mentre i Paesi membri dell’est Europa hanno inviato in Ucraina armi ed equipaggiamento di era sovietica. Interrogato dalla Dpa, un portavoce della Nato non ha voluto commentare, sottolineando che ogni decisione sulla fornitura di armi viene presa dai singoli stati membri.
Le notizie dell’accordo informale arrivano mentre il governo tedesco del socialdemocratico Olaf Scholz viene criticato per lo scarso invio di armi all’Ucraina. Domenica il sottosegretario tedesco alla Difesa, Siemtje Moeller, ha detto all’emittente Zdf che in seno alla Nato è stato convenuto di non inviare a Kiev veicoli di fanteria o tank occidentali. Il capogruppo Spd al Bundestag, Wolfgang Hellmich, ha commentato la notizia della Dpa, dicendo che la commissione Difesa ne era stata informata a metà maggio. A riguardo, ha spiegato, la Nato non ha preso decisioni formali perché sono gli Stati membri, non l’Alleanza, a fornire armi. Tutti hanno rispettato l’accordo e “chi dice diversamente o non ha ascoltato bene o consapevolmente non dice la verità”. Già ai primi di maggio, Hellmich aveva riferito che la Nato aveva deciso “di non fornire tank pesanti da battaglia, nessun Leclerc o Leopard“.