Lino Banfi risponde alla denuncia lanciata da Alessandro Borghese (e condivisa da Al Bano, Briatore e altri imprenditori) sulla poca voglia di lavorare dei ragazzi. L'attore pugliese è convinto che, garantendo buone condizioni lavorative, i giovani non abbiano paura a mettersi in gioco
“La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola”. Con queste parole, Al Bano si è aggiunto, ultimo in ordine cronologico, alla denuncia, lanciata da Alessandro Borghese e condivisa tra gli altri, da Flavio Briatore e Karina Cascella, sulla presunta scarsa voglia di lavorare e mettersi in gioco delle nuove generazioni. Di idee diverse sono Lino Banfi e la figlia Rosanna che, in un’intervista a Nuovo, hanno dichiarato: “Noi siamo stati fortunati. Nel nostro ristorante lavorano ragazzi che abbiamo assunto cinque anni fa e altri presi più di recente. Vero è che, oltre a offrire un contratto regolare, noi assicuriamo anche un clima di lavoro sereno e familiare. Se uno ha un problema, gli si va incontro”. Secondo l’attore pugliese, che ha aperto a Roma il ristorante Orecchietteria Banfi, insomma, la condizione per trovare nuovi dipendenti è garantire loro una situazione lavorativa regolare e un ambiente positivo.