Mondo

Strage in Texas, chi è Greg Abbott il governatore repubblicano che incitava a comprare armi

Il tweet è rispuntato in queste ore dopo la sparatoria e c'è ricorda che Abbott è atteso venerdì a Houston nell’ambito dell'assemblea annuale della National Rifle Association, la potente lobby delle armi americana

Quello che è successo a Uvalde è una tragedia orribile che non può essere tollerata nello stato del Texas. Le forze dell’ordine locali stanno agendo rapidamente. “I texani di tutto lo stato sono in lutto per le vittime di questo crimine insensato e per la comunità di Uvalde. Mia moglie Cecilia ed io piangiamo questa orribile perdita ed esortiamo tutti i texani a riunirsi per mostrare il nostro incrollabile sostegno a tutti coloro che stanno soffrendo”. A parlare è il governatore repubblicato del Texas Greg Abbott, lo stesso politico che nel 2015 twittò: “Sono imbarazzato. Il Texas è solo al secondo posto per gli acquisti di nuove armi dietro alla California. Texani aumentiamo la velocità”. Il tweet è rispuntato in queste ore dopo la sparatoria e c’è ricorda che Abbott è atteso venerdì a Houston nell’ambito dell’assemblea annuale della National Rifle Association, la potente lobby delle armi americana.

Abbot è previsto come relatore insieme a entrambi i senatori dello Stato. Prevista anche la presenza dell’ex presidente Donald Trump. Negli ultimi 10 anni, dal massacro di Sandy Hook, il dibattito sul controllo delle armi da fuoco al Congresso ha avuto fasi alterne, ma gli sforzi di parte dei legislatori di cambiare in modo significativo le regole si sono costantemente scontrati con il blocco dei repubblicani e dell’influenza di attori esterni come l’Nra.

Barack Obama, presidente nel 2012, aveva fatto della riforma uno dei suoi obiettivi e quando il Congresso non approvò una nuova legge parlò di “giorno vergognoso“. Ieri l’ex presidente ha ricordato che gli Usa sono paralizzati dalla lobby delle armi. L’anno scorso la Camera ha approvato due proposte di legge per ampliare i controlli sui precedenti di chi intende acquistare armi da fuoco e sulle vendite private e online: entrambe hanno languito al Senato, diviso politicamente, dove i Dem necessitano di almeno 10 voti per superare l’ostruzionismo del del partito repubblicano. La strage ha già riacceso il dibattito sulle armi nel mezzo della campagna elettorale delle primarie in vista delle elezioni di metà mandato. Non è comunque scontato che la spinta del momento si traduca in azione, visto che le stragi che si sono succedute nel corso degli anni non sono riuscite a superare l’impasse in Congresso.