La strage di Uvalde, in Texas, è la più grave sparatoria in una scuola dal massacro di Sandy Hook nel 2012. Una nuova tragedia che va ad allungare la scia di sangue negli Stati Uniti e riaccende il dibattito sulle armi. “Sono disgustato e stanco. Dobbiamo agire. E non ditemi che non possiamo avere un impatto su questa carneficina – ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un discorso alla nazione – Ho trascorso la mia carriera come senatore e come vicepresidente lavorando con buon senso per approvare leggi” sulle armi. “Non possiamo, e non riusciremo, a prevenire ogni tragedia. Ma sappiamo che le leggi funzionano e hanno un impatto positivo”, ha sottolineato. “Quando abbiamo approvato il divieto di armi d’assalto, le sparatorie di massa sono diminuite – ha continuato il capo della Casa Bianca – Quando la legge è scaduta, le sparatorie di massa sono triplicate. L’idea che un ragazzo di 18 anni possa entrare in un negozio di armi e comprare due armi d’assalto è semplicemente sbagliata”. È lunghissimo e dolorosissimo l’elenco delle sparatorie degli ultimi anni che hanno coinvolto istituti scolastici e non.
14 MAGGIO 2022, BUFFALO: Il suprematista 18enne Payton Gendron entra in un supermercato di Buffalo e uccide 10 persone.
16 MARZO 2021, ATLANTA: Robert Aaron Long, 21 anni, irrompe in tre diverse sale massaggio che frequentava e uccide otto persone, di cui sei donne di origine asiatica. Il giovane nega il movente razziale e sostiene di aver agito per rimuovere le tentazioni sessuali che lo ossessionavano.
26 FEBBRAIO 2020, MILWAUKEE: un dipendente licenziato penetra nel campus di Molson Coors, il colosso della birra, e uccide sei persone prima di togliersi la vita.
4 AGOSTO 2019, DAYTON: il 24enne Connor Betts fa strage in un bar in Ohio uccidendo 9 persone e ferendone altre 17, quindi viene eliminato dalla polizia. Ha agito sotto l’effetto di cocaina, alcol e antidepressivi.
3 AGOSTO 2019, EL PASO: Patrick Crusius, 21 anni, entra in un affollato supermercato della catena Walmart e ammazza 23 persone ferendone altrettante. Una strage indagata come crimine d’odio contro i latinos.
14 FEBBRAIO 2018, PARKLAND: Nikolas Cruz, 19 anni, un passato da suprematista bianco, entra armato nella sua ex scuola e uccide 17 tra studenti e docenti, ferendo altre decine di persone. È una delle peggiori stragi scolastiche in Usa, anche di quella di Columbine.
2 OTTOBRE 2017, LAS VEGAS: Un uomo di 64 anni, Stephen Paddock, apre il fuoco durante al Route 91 Harvest Music Festival a Las Vegas. Il bilancio è di almeno 50 morti e 400 feriti.
12 GIUGNO 2016, ORLANDO: Il 29enne Omar Saddiqui Mateen spara all’interno del Pulse, un locale gay di Orlando, e uccide 49 persone ferendone altre 50.
2 DICEMBRE 2015, SAN BERNARDINO: 14 persone vengono uccise e 22 ferite gravemente in un attacco all’Inland Regional Center. I due killer, un uomo e una donna sposati e simpatizzanti dello Stato islamico vengono uccisi dalla polizia San Bernardino.
14 DICEMBRE 2012, SANDY HOOK: Un ventenne, Adam Lanza, entra nella scuola elementare di Sandy Hook a Newtown, in Connecticut, e apre il fuoco uccidendo 27 persone, fra i cui 20 bambini.
20 LUGLIO 2012, AURORA – La prima mondiale del film di Batman, ‘The Dark Knight Rises’, si trasforma in un bagno di sangue: un uomo di 24 anni con una maschera come quella del ‘cattivo’ del film, entra in un cinema di Denver, Colorado, nel quartiere di Aurora, durante la proiezione e uccide 12 persone e ne lascia 70 a terra ferite.
5 NOVEMBRE 2009, FORT HOOD: Un soldato americano di origine palestinese, uno psichiatra di 39 anni, apre il fuoco a Fort Hood, in Texas, e fa 13 morti e 42 feriti.
3 APRILE 2009, NEW YORK – Un uomo di 42 anni di origini vietnamite spara in un centro di accoglienza per gli immigrati a Binghamton, a 200 chilometri da New York: il bilancio finale è di 13 morti. *
20 APRILE 1999, COLUMBINE – Due studenti della Columbine High School di Denver (Colorado) – Eric Harris, 18 anni, e Dylan Klebold, 17 – aprono il fuoco e uccidono 12 loro compagni ed un insegnante prima di togliersi la vita
16 OTTOBRE 1991, TEXAS: Il 35enne George Hennard si schianta a bordo del suo pick up contro la caffetteria Luby’s a Killeen, in Texas. Uscita dall’auto apre il fuoco e uccide 23 persone
20 AGOSTO 1986, OKLAHOMA: il dipendente part-time delle poste americane, Patrick Henry Sherrill, uccide 14 persone in 10 minuti e poi si toglie la vita.
18 LUGLIO 1984, CALIFORNIA: a San Ysidro il 41enne James Hubert uccide 21 persone in un McDonald’s locale e fugge. Un’ora dopo il gesto folle viene ucciso dalla polizia.
1 AGOSTO 1966, TEXAS: L’ex marine Charles Joseph Whitman sale sulla torre dell’Università del Texas e, come un cecchino, apre il fuoco. Il bilancio è di 16 morti e 30 feriti.
“Siamo devastati e arrabbiati. Queste sparatorie si possono evitare ma coloro che sono stati a fianco della Nra – la National Rifle Association, la potente lobby delle armi americane – dopo Sandy Hook quasi dieci anni fa non hanno fatto niente per prevenire queste tragedie. Dobbiamo cambiare”, dicono i genitori delle vittime di Sandy Hook. In una nota della Newtown Action Alliance chiedono una svolta e cercando di far sentire ancora una volta le loro voci.