“Sono stanco dei minuti di silenzio. Basta! Quando faremo qualcosa?”. L’allenatore dei Golden State Warriors, Steve Kerr, avrebbe dovuto parlare di basket prima della partita contro i Dallas Mavericks. Ma, durante la conferenza stampa, l’ex cestista – scosso e indignato – ha dedicato un discorso alla strage nella scuola elementare di Uvalde, dove il 18enne Salvador Ramos ha aperto il fuoco uccidendo 21 persone, di cui 19 bambini. ““Da quando abbiamo finito la sessione di tiro 14 bambini e un insegnante (il primo bilancio, ndr) sono stati uccisi a 400 miglia da qui”, ha spiegato Kerr, che ha poi elencato omicidi più recenti avvenuti in California e nello Stato di New York.
“Quando faremo qualcosa?”, ha urlato, sbattendo la mano sul tavolo. “Sono stanco – ha aggiunto di venire qui e fare le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori. Basta!”. Alla fine, Kerr ha puntato il dito contro la politica, sottolineando che, al momento, ci sono 50 senatori che si rifiutano di votare su H.R.8. “Siamo tenuti in ostaggio da 50 senatori a Washington che si rifiutano persino di mettere ai voti questa misura, nonostante ciò che noi, il popolo americano, vogliamo. I senatori non vogliono votare questa cose per conservare il potere. Ricordatelo: antepongono il loro interesse alla vita dei nostri bambini”.
L’H.R.8 è un disegno di legge, fermo in Senato dall’11 marzo 2021, il cui obiettivo è stabilire “nuovi requisiti di controllo dei precedenti per i trasferimenti di armi da fuoco tra privati (cioè, individui senza licenza)”. “In particolare – si legge sul sito del Congresso – vieta il trasferimento di armi da fuoco tra privati a meno che un rivenditore, un produttore o un importatore di armi con licenza non prenda prima possesso dell’arma per effettuare un controllo. Il divieto non si applica a determinati trasferimenti o scambi di armi da fuoco, come ad esempio un regalo tra coniugi in buona fede”.