"Stavolta è successo nella mia città, Uvalde. E ancora una volta abbiamo dimostrato tragicamente di non essere responsabili per i diritti che le nostre libertà ci garantiscono", ha detto l'attore che ha vissuto fino a undici anni nella cittadina dove è avvenuta la sparatoria nella scuola elementare
Basta con le stragi di bambini con armi da fuoco: ad unirsi all’appello è il premio Oscar Matthew McConaughey, che è nato a Uvalde in Texas e ha definito l’ultimo massacro nella sua città’ natale, come il prodotto di “una epidemia che possiamo controllare”. Martedì 24 maggio, infatti, 19 bambini e due adulti stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da uno studente di 18 anni mentre si trovavano nella loro scuola elementare: “Stavolta è successo nella mia città, Uvalde. E ancora una volta abbiamo dimostrato tragicamente di non essere responsabili per i diritti che le nostre libertà ci garantiscono”, ha detto l’attore che ha vissuto fino a undici anni nella cittadina dove è avvenuta la tragedia, a metà strada tra San Antonio e il confine messicano.
“Come americani, texani, madri e padri, è tempo di rivalutare e rinegoziare i nostri desideri dai nostri bisogni. Questa è una epidemia che possiamo controllare. Quale che sia la vostra idea politica, sappiamo tutti che possiamo fare meglio. Dobbiamo rivedere i nostri valori e trovare un terreno comune per questa devastante realtà americana che è tragicamente diventata un problema per i nostri figli. Dobbiamo fare meglio”. Quindi ha incalzato: “Il vero invito è che ora ogni americano si guardi allo specchio più a lungo e più in profondità e si chieda: ‘Che cosa possiamo veramente apprezzare? Come risolviamo il problema? Quali piccoli sacrifici possiamo fare individualmente oggi, per preservare una nazione, uno Stato e un quartiere più sani e sicuri domani?’”
Premio Oscar per ‘Dallas Buyers Club’, McConaughey ha valutato l’idea di candidarsi quest’anno a governatore del Texas ma si è tirato indietro alla vigilia dei termini per presentarsi. Con lui altre celebrità’ si sono espresse sulla strage: “Se i bambini non sono sicuri a scuola, dove altro possono esserlo?“, si è chiesta Selena Gomez, un’altra star originaria del Texas.