Ospite di “Piazzapulita” (La7), il capo della Procura di Catanzaro, Nicola Gratteri, smentisce categoricamente la rivelazione del quotidiano “Domani”, secondo cui il magistrato intende candidarsi con Fratelli d’Italia per fare il ministro della Giustizia in un ipotetico governo di centrodestra. E dà una frecciata polemica all’editore della testata, Carlo De Benedetti.
“Questo è il giornale di De Benedetti – osserva Gratteri – Prendo atto del cambiamento di linea editoriale del suo quotidiano nei miei confronti. Questo titolo (“L’arma segreta di Giorgia Meloni è il magistrato Nicola Gratteri”, ndr) non c’entra assolutamente niente col corpo dell’articolo. Ed esce, guarda caso, esattamente il giorno dopo la mia partecipazione a “Otto e mezzo” e al “Maurizio Costanzo Show”. Troppe coincidenze. Io non mi candido con nessuno, io voglio fare il magistrato, io voglio avere la possibilità di continuare a fare bene, con serenità e con gli strumenti idonei il lavoro di magistrato e di dirigere una squadra di eccellenti giovani magistrati”.
Gratteri ribadisce che il governo Draghi sulla giustizia non ha prodotto niente. E a chi lo accusa di essere troppo duro, risponde: “Io non sono mai stato tenero nei confronti di nessun governo. Ho sempre criticato scelte per me sbagliate, ma ho anche collaborato. Sono sempre stato il consulente gratuito di tutti. Io non faccio distinzioni tra destra, sinistra e centro. Il mio obiettivo, come quello dei miei colleghi, è quello di migliorare il sistema penale e processuale”.
Risposta ironica del magistrato a Corrado Formigli, che gli chiede un suo parere in merito ai referendum sulla giustizia: “Non posso parlare, perché non aspettano altro che aprirmi un procedimento disciplinare. Poi vi dico”.