Luigi Di Maio conferma che la Farnesina e il governo hanno scoperto le intenzioni di Matteo Salvini di andare in missione a Mosca soltanto dai media. Il ministro degli Esteri interviene sull’ipotesi di un viaggio in Russia del leader della Lega parlando alla rassegna ‘Forum in Masseria’, dopo che lo stesso Salvini ha confermato le indiscrezioni di venerdì sera, spiegando però che “certezze non ce ne sono”. Di Maio si aggiunge al coro delle critiche, arrivate dal Pd come da Fratelli d’Italia, avvertendo il leghista: “Queste vicende richiedono ulteriore responsabilità, in un momento così delicato è la postura del Paese che viene rappresentata”. Poi il ministro spiega: “Credo che se si deve parlare con Putin ci parla Draghi“.
“Il governo non sapeva delle intenzioni di Salvini. Poi quanto passi fra l’intenzione e quello che accadrà non lo so, ma queste vicende richiedono responsabilità da parte di tutti”, afferma Di Maio. Dal ministero degli Esteri non c’è stata richiesta di chiarimenti al leader della Lega, “noi ci siamo limitati a dire che nessuno ne sapesse nulla”, spiega poi il titolare della Farnesina. “Una cosa è certa – prosegue – in un momento così delicato non c’è differenza se un membro del parlamento, un leader di partito o un ministro vogliono andare a Mosca. E la postura del paese in generale che viene rappresentata”. “Se si parla con Putin, con Putin ci parla Draghi”, sottolinea ancora Di Maio.
Le critiche che arrivano dal ministro M5s sono molto simili a quelle rivolte a Salvini da Enrico Letta e da Giorgia Meloni. Il segretario Pd ha sottolineato: “Non è con il folklore ma con la serietà che si risolvono le cose. Con i governi parlano i governi“. La leader di FdI, sempre durante il ‘Forum in Masseria’ in Salento, ha commentato: “Quello che credo è che non bisogna dare segnali di crepe sul proprio fronte: serve una grande solidità dell’Occidente”.
Intervistato da Bruno Vespa, Di Maio a sua volta consiglia a Salvini “molta prudenza“. E aggiunge: “La guerra in Ucraina o andare a Mosca non è un tema da tour estivo. Non voglio fare la morale a nessuno, ma ci sarà un motivo perché non ci è andato ancora nessuno della nostra alleanza occidentale“. “Dopo la performance della trasferta in Polonia… forse andare anche a Mosca….’ , sottolinea poi il ministro. Il riferimento è alla missione del leader della Lega di inizio marzo, quando a conflitto appena iniziato si era recato al confine tra Ucraina e Polonia, dove però era stato contestato anche dal sindaco della città, Wojciech Bakun.
Di Maio torna a parlare di Salvini anche in merito alla tenuta della maggioranza: “Ogni tanto, piuttosto spesso, in Italia si discute di una possibile crisi di governo”, dice nel corso del suo intervento. “Io invito sempre a non sottovalutare il fatto che un ‘Papeete 2 la vendetta’ ci costerebbe circa 200 miliardi di euro, ci bloccherebbe l’esecuzione del Pnrr“. “Anche perché – conclude il ministro – noi non siamo come altri Paesi in cui fai le elezioni e il giorno dopo e sai chi ha vinto“.