Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
La moda come il cinema è sopratutto provocazione. Soprattutto quando è il Festival di Cannes da fare da detonatore mediatico. Louis Vuitton gioca in casa e veste le più divine. A cominciare da Valeria Golino, presidente della Giuria Un certain regard, che ha indossato un abito custom made nero ricamato in cristalli, con profondo scollo a V e gonna a balze. Poi per non scontentare nessuno, cambio d’abito e passa a un blu pavone (ton sur ton con gli occhi) ma quei criticoni dei fashion blogger trovano poco donate lo chignon basso.
Louis Vuitton veste anche Lea Seydoux, protagonista di “Crimes of Future” in pizzo nero e spalline impreziosite di cristallo e argento. E Deepika Padukone, protagonista di “Decision to Leave” con trionfo di piume e paillettes. Una meraviglia! Per le plaisir dei style addicted sfilata di look di Rossy de Palma, la musa di Almovodar, che passa da Valentino vaporoso a un verde Gucci con tanto di ventaglio. Sheila Atim, attrice e drammaturga ugandese naturalizzata britannica, vincitrice del trofeo Chopard, è inguainata in un lungo abito con coda a strascico arancio cangiante. Bella Hadid sceglie in vintage Versace della collezione estate 1987, total black ad anfora con drappeggio. Chignon tiratissimo e gocce pendenti di brillanti. Eva Longoria che sceglie sempre il nero (forse allunga) adesso sfila un abito sottoveste di Alberta Ferretti e il modello vedo non vedo con trasparenze ne esalata a pieno le rotondità. Julianne Moore in Bottega Veneta punta sulla sobrietà: eccola con un long dress total black con ampio scollo, a illuminare il volto ci pensa il collier di diamanti e smeraldi Bulgari. Kat Graham, vestito incomprensibile, fatto di una tunica aperta intrecciata con un corsetto.
Per Roselina Salemi, acuta osservatrice di moda e modi, appena ritornata da Cannes: “Un Festival da un punto di vista cinematografico non esaltante. Ma dal punto di vista glamour il red carpet non si è fatto mancare nulla”. Per lei le più eleganti sono due signore non più giovanissime, Ellen Mirren (The Queen) con lunghe extension color platino e Andie MacDowell in Dior vintage scintillante della collezione 2016, più sobria nella scelta dei capelli grigio/argento.
Per gli stylist addicted mai sottovalutare il potere di Julianne Moore di una giacca maschile un po’ oversize con la kalimero bag, che è un secchiello di pelle intrecciato di Bottega Veneta, edizione limitata e dal prezzo proibitivo 5800 euro. Scendo dall’aereo e già faccio look: Anne Hathaway, tee shirt, blazer e tennis shoes.
Poppy Delevingne, indossa un blazer blu classico con bottoni d’oro e a tracollo la Balloon bag ( la cui forma ricorda quella di una mongolfiera ) color curio.
Elle Fanning è a suo agio in un senzatempo caftano color crema. Jasmine Trinca non puoò sbagliare con un tee-shirt veneziana a righe bianche e blu. Ma per la monteè des marches indossa Prada con piume, voile e cristalli. La più insolita Deepika Dapukona, un insieme di panne montate e meringhe in bianco cremoso. Olivia DeJonge, in Gucci lungo custom made in chiffon verde acquamarina , dettagli plissé, spacco e maxi ruches in organza. Jeremy O. Harris in tuxedo in seta lilla con giacca a un bottone e revers sciallati bianchi, papillon in seta avorio, cappello cowboy in feltro bianco. I Måneskin, che hanno preso parte alla colonna sonora del film “Elvis” con il brano “If I can dream”, look e make up brillantosissimi Gucci. Come da copione. La coppia più applaudita? I belli e impossibili, Alicia Vikander e Michael Fassbender.