Gli oligarchi russi cercano di evitare le sanzioni occidentali per i loro mega-yacht: disattivando il sistema di identificazione automatica (AIS) a bordo dell’imbarcazione, i miliardari impediscono di rendere nota l’esatta posizione dello yacht. In questo modo, li rendono “invisibili” e riescono così ad aggirare le sanzioni. Un’inchiesta della testata britannica The Observer ha rilevato che sono almeno sei i “super yacht” riconducibili a oligarchi russi che, dopo esser stati colpiti dalle sanzioni di Londra, “sono diventati invisibili” per i sistemi di localizzazione oceanica e, si legge, gli esperti hanno segnalato un aumento degli yacht che stanno disattivando l’AIS con il probabile intento di sfuggire alle sanzioni.

Stando a quanto scoperto nel corso dell’inchiesta, tra i super yacht diventati irrintracciabili da più di un mese ci sarebbero il Clio da 72 metri legato all’industriale Oleg Deripaska, il Galactica Super Nova da 70 metri legato all’oligarca Vagit Alekperov e l’Ocean Victory da 140 metri legato invece a Viktor Rashnikov. Nel mondo si contano circa 9.300 super yacht in totale, per un valore complessivo di circa 60 miliardi di euro: di queste imbarcazioni, si stima, circa il 10% sarebbe di proprietà di russi.

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Niger, un Paese di veri ‘cercatori’

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