Politica

Guerra, Salvini sul viaggio a Mosca: “Non mi aspettavo applausi ma nemmeno insulti. Non mollo, ma mi vien da dire sto con i miei figli”

“Ci sono temi che dovrebbero unire, sono stupito e dispiaciuto del fatto che la costruzione della pace preveda divisioni a sinistra. La pace va costruita, va studiata, va pensata, va faticata”. Così Matteo Salvini, a un comizio elettorale a Parma, parlando del viaggio che ha prospettato a Mosca: “Pensavo che costruire la pace, mettendosi in gioco, mettendosi anche a rischio, valesse la pena, non pretendo applausi ma neanche insulti… non essendo un weekend a Forte dei Marmi perché andare in territorio di guerra per portare parole di pace non è esattamente un fine settimana a Riccione… ecco ma, notando che da Letta a Renzi alla Meloni a Calenda, un grido di attacchi e polemiche, mi vien voglia di dire ma chi me lo fa fare: passo due giorni con i miei figli e con i miei genitori, tenetevi le vostre polemiche, tenetevi la vostra guerra… poi per carità io ci lavoro e ci lavorerò. Il rischio di una guerra nucleare c’è. Non stiamo parlando di una partita di pallone. Qui si parla di morti, feriti distruzione e qua parli di fame… Spero che tutti si mettano d’accordo sul fatto che la ricerca della pace non è di destra o di sinistra per salvare vite e posti di lavoro”