La decisione del divo (che è anche produttore del film) è stata premiata trionfalmente dall'ormai scarso pubblico che frequenta le sale cinematografiche perché le avventure di Pete "Maverick" Mitchell sono le uniche ad aver infiammato il box office internazionale e italiano
“Non accadrà mai. So come funziona l’industria oggi, ma io quando faccio un film lo realizzo per il grande schermo, i miei film sono per il cinema, solo lì si possono apprezzare”. Tom Cruise lo ha detto qualche giorno fa a Cannes, dove è stato premiato a sorpresa con una Palma d’oro e ha presentato Top Gun: Maverick il sequel di Top Gun (leggi la recensione). l primo film ha guadagnato 357,1 milioni di dollari in totale nel mondo e il suo seguito potrebbe eguagliare il record. La decisione del divo (che è anche produttore del film) è stata premiata trionfalmente dall’ormai scarso pubblico che frequenta le sale cinematografiche perché le avventure di Pete “Maverick” Mitchell sono le uniche ad aver infiammato il box office internazionale e italiano.
Dalla Francia al Brasile, dal Messico alla Germania e in Italia, e naturalmente negli Usa, in sala sembra esserci solo il nuovo Top Gun per cui è l’attore, come accade sempre, è impegnato anche nelle scene più pericolose. Negli Usa l’attesissimo sequel del primo film (che è stato fermo per due anni causa pandemia proprio per non finire su qualche piattaforma) ha debuttato negli Stati Uniti con 51.8 milioni di dollari venerdì. La prospettiva è che il film conquisti la palma del miglior weekend d’esordio di sempre per un film di Tom Cruise. “Vado sempre in sala quando escono i film. Mi metto il berretto e mi siedo tra il pubblico con tutti. Ho passato molto tempo con i proprietari delle sale – aveva detto Cruise nell’intervista a Cannes – Vado al cinema e ci sono persone che servono i popcorn e gestiscono queste sale. A loro dico: ‘So cosa stai passando, sappi solo che stiamo facendo due sequel di Mission: Impossible e ora il nuovo Top Gun“. E gli esercenti ringraziano.