Ogni cambiamento rischia di suscitare una nuova polemica a Viale Mazzini. Dal prossimo autunno Rai1, con un test già nel palinsesto estivo, dopo diversi tentativi andati a vuoto, rimodulerà lo spazio mattutino, con confini netti e chiari tra la rete e il telegiornale. Spostamenti e nuovi incarichi al Tg1 hanno messo in agitazione la redazione, dopo il gran ballo dei conduttori e i turni comunicati dalla direttrice Monica Maggioni. Ai cinque conduttori dell’edizione delle 20 ha scelto di affidare, sempre a turno, la rassegna stampa delle 6.30 del mattino. Stiamo parlando di Laura Chimenti, Emma D’Aquino, Elisa Anzaldo, Francesco Giorgino e Alessio Zucchini.
Una levataccia che avrebbe fatto storcere il naso ai giornalisti, almeno secondo Tag43, sito diretto da Paolo Madron. D’Aquino e Chimenti avrebbero già rifiutato, sulla stessa linea anche Giorgino “offeso dalla proposta ma frenato sulla strada del gran rifiuto dalla qualifica appena conquistata di vice direttore”, scrive il sito in questione.
Non avrebbe battuto ciglio Alessio Zucchini che si sarebbe allineato senza problemi. Sarà Mario Prignano, caporedattore centrale del Tg1, il responsabile del coordinamento anche per il turno dell’alba, il rapporto con la struttura di Day Time che collabora alla realizzazione della trasmissione, sarà coordinato dal vicedirettore Sabina Sacchi.
Il nuovo mattino di Rai1 debutterà già il 6 giugno con lo spazio del Tg1 affidato, con conduzione alternata, a Giorgia Cardinaletti e Senio Bonini. A seguire fino a mezzogiorno “Unomattina” con la coppia composta da Massimiliano Ossini e Maria Soave. Uno schema che dovrebbe essere riproposto anche a settembre, con orari differenti e più ristretti, e la conduzione doppia e non alternata di Cardinaletti e Bonini. In uscita Monica Giandotti, scelta dal direttore Approfondimenti Mario Orfeo (suo testimone di nozze) per la nuova edizione di “Agorà”, dove non sarà riconfermata Luisella Costamagna.
Sempre Tag43 fa sapere che Monica Maggioni vorrebbe nella squadra di “Unomattina” come consulente Roberto Fontolan (responsabile del Centro internazionale di Comunione e liberazione), per un compenso di quasi 200 mila euro. “Per i maligni un debito di riconoscenza della direttrice verso il giornalista che nell’ormai lontano agosto del 2015 le aprì le porte del Meeting di Rimini, l’annuale festival di Cl, quando era stata da poco nominata presidente della Rai”, scrive Tag43.
