“Non era mia intenzione creare un caso mediatico ed esporre Edoardo a interpretazioni senza replica. Ormai è noto a tutti che abbiamo avuto un diverbio che impulsivamente ho pubblicato qui”. Così Francesco De Leo, il cantante fondatore della band L’Officina della Camomilla che ieri 30 maggio ha accusato Calcutta, al secolo Edoardo D’Erme, di avergli dato un pugno ma non solo. Nel post pubblicato da De Leo si legge: “Mi dispiace dover usare questi canali per comunicare queste cose, però mi sembra giusto farlo sapere a tutti. Stanotte verso l’orario di chiusura dell’ultima serata del Miami Fest (a Milano, ndr) sono stato aggredito senza senso alcuno da Edoardo d’Erme in arte Calcutta che mi ha tirato un pugno in faccia facendomi sanguinare il naso”. Poi ha aggiunto: “Ci sono diversi testimoni… è giusto che voi sappiate quello che è accaduto. È una persona violenta, ha minacciato di picchiare anche una mia amica. Quel che più mi fa inca**are non è il pugno in faccia che ho ricevuto io, ma che una persona adulta e benestante (?, ndr) abbia minacciato di mettere le mani addosso a una donna”. Ora, la marcia indietro: “Non voglio parlare ulteriormente di questa cosa. Ci conosciamo da 10 anni, abbiamo fatto tanti concerti insieme… chiariremo privatamente l’accaduto. Mi spiace che sia successo tutto questo”. Calcutta intanto tace. Una domanda a De Leo verrebbe da farla: pensava davvero che un post con protagonista (in negativo) uno dei cantautori più popolari degli ultimi anni sarebbe passato inosservato?