L’organizzazione internazionale Medici senza frontiere (Msf) ha dichiarato che un proprio dipendente locale è stato ucciso sabato 28 maggio da un militare nella Repubblica Centrafricana, precisamente nella prefettura di Ouham, nord-ovest del Paese. Un membro dello staff, ha precisato Msf, “è stato ucciso da tre colpi di arma da fuoco“, che sarebbero stati sparati da un dipendente delle forze armate, “mentre era nella sua abitazione, fuori dall’orario di lavoro”. L’organizzazione ha “duramente condannato l’accaduto” e chiesto chiarimenti alle autorità locali. Mahamat Ahamat, 46 anni – si legge tra i tweet dell’organizzazione – lavorava dal 2010 per Msf, come distributore di farmaci nella cittadina di Moyenne-Sido: l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 6 del mattino e dimostrerebbe come “il conflitto in corso nella repubblica centrafricana continui a colpire la popolazione”. “È fondamentale” aggiunge Msf “che i civili, gli operatori umanitari, il personale medico, i pazienti e le strutture sanitarie non siano considerati un bersaglio dalle parti in conflitto”.

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