L'iniziativa dei contrari alla nuova base nel parco di San Rossore è stata organizzata dal Movimento No Base e dal Comitato permanente per la difesa di Coltano. Vedrà la convergenza di vari mondi: quello del lavoro, dell'ambiente, del femminismo e della pace
Il ritrovo è giovedì 2 giugno alle ore 14.30 a Coltano, nella riserva naturale in Provincia di Pisa, per dire “né a Coltano, né altrove” al progetto di costruzione di una nuova base militare. La manifestazione nazionale è stata organizzata dal Movimento No Base e dal Comitato permanente per la difesa di Coltano. Il luogo simbolo scelto dai manifestanti per annunciare la data del 2 giugno è la sede della 46esima Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare di Pisa. Il parco di San Rossore, che comprende la Tenuta di Coltano, oltre 23mila ettari di verde, è l’area protetta più militarizzata d’Italia. Ma il governo Draghi, oltre a voler destinare il 2% del Pil alle spese militari, prevede di utilizzare 190 milioni del Recovery Plan per la nuova base di Coltano.
La scelta di fare una conferenza stampa davanti ai cancelli dell’aeroporto militare di Pisa è stata fatta per sottolineare che Coltano non vuole diventare un hub logistico della guerra. “Si tende spesso a pensare che i parchi e le aree coltivate dove non c’è costruzione siano dei non luoghi, invece sono luoghi di vita che danno speranza di vita futura per le prossime generazioni”, spiegano gli organizzatori. “Quindi noi crediamo che le risorse pubbliche che si investono in questo momento sulla guerra debbano essere invece investite per produrre cibo, per salvaguardare la natura e la biodiversità e che questa sia la sfida che deve porsi chi governa il territorio. La crisi dovuta al Covid – aggiungono – dalla quale non siamo ancora usciti, ha dimostrato tutta la deficienza delle strutture pubbliche, dalla scuola alla sanità, e invece si decide di usare il Fondo di Coesione Sociale per fare la guerra”. “Questo investimento costruisce un deserto sociale e culturale. Non dà nessuna prospettiva di un domani. Noi vogliamo riappropriarci di questi luoghi per dire oggi quale domani invece è possibile e si deve assolutamente costruire“, concludono gli organizzatori.
La giornata di manifestazione inizierà presto. Per fare in modo di ridurre l’impatto sull’ambiente della grande adesione di realtà provenienti da tutta Italia, gli organizzatori hanno dato modo a chi parteciperà di raggiungere Coltano in diversi modi. Alle 10.30 per chi vorrà andare in bicicletta, 10 km, il ritrovo è alla Stazione di Pisa centrale. Autolinee Toscane, il servizio pubblico di bus della Toscana, ha messo a disposizione due bus di linea, 11.30/14.30, che partiranno sempre da Pisa Centrale. I pullman da fuori regione, sono circa 130, arriveranno direttamente a Coltano.
La manifestazione vedrà la convergenza di vari mondi: quello del lavoro, dell’ambiente, del femminismo e della pace. Questa la lista di alcune delle realtà partecipanti: lavoratori GKN, A foras – Sardegna, A Sud, Accademia Apuana della Pace, AfricaInsieme, AIED, Amici della Terra Versilia, Archivi della Resistenza, Arci , Assemblea Antimilitarista, Assemblea No Keu, Associazione La Rossa – Lari associazione Notti Rosse (Casalgrande), Associazione Settembre Rosso, Athamanta, Attac Italia, Azione Civile, Buongiorno Livorno, C.S.I., Cantiere delle Idee Cantiere Sociale Versiliese,CAPS (Comunità agricola di promozione sociale) Casa della Donna Pisa, Casa Rossa Massa, Casentino Antifascista, Catania No War Centro sociale Germinal Cimarelli Terni, Greenpeace Italia, Fridays for Future,Movimento NO MUOS, Movimento No Tav, Non Una Di Meno.